In piena emergenza Coronavirus, Gianfilippo Bancheri, giovane sindaco di Delia, piccolo centro della provincia di Caltanissetta, ha “strigliato” via facebook i suoi concittadini più indisciplinati, invitandoli a rispettare le regole emanate dal Governo ed a non uscire di casa per evitare la diffusione del contagio.

Il video in pochissimo tempo ha letteralmente fatto il giro del mondo. Oltre 3.000.000 di visualizzazioni sul web e tanti passaggi televisivi. Anche Rita della Chiesa ha condiviso l’appassionante appello di Gianfilippo Bancheri, definendo il Sindaco “un grande”.

Sindaco, si aspettava che questa sua “strigliata” via web diventasse virale?
“Non mi aspettavo che lo vedesse tutto il mondo, cinesi, giapponesi. E’ arrivato in Inghilterra, in Austria, in Australia, in Brasile, in Taiwan. Pensavo potesse arrivare al massimo in tutta la provincia. Delia è un comune di quasi 5.000 abitanti. Invece si è diffuso anche tramite whatsapp. Credo che ormai sia impossibile contabilizzarlo.
Il mio sfogo, che come si può vedere è stato accorato e genuino, era rivolto ad una piccola parte del mio Paese che trasgrediva alle prescrizioni governative, sindacali e regionali. Rischiando quindi di vanificare il lavoro di tutti gli altri, della moltitudine.

Il video è diventato virale perché in tutti i paesi c’è una minoranza che vanifica i sacrifici della maggioranza dei cittadini. C’è sempre quel 10% che “cazzeggia”. Dopo il mio sfogo sono stato contattato da tantissimi sindaci di tutta Italia che hanno visto ridursi la superficialità della gente. Inconsapevolmente il video ha smosso le coscienze ed è servito più di un discorso con un linguaggio istituzionale, che ci vuole ed è necessario, ma che viene visto con più distacco. Mentre le parole di un primo cittadino con una cadenza locale, un po’ in italiano ed un po’ localizzato, è visto come un qualcosa di più reale e vicino alle persone. Anche perché si sente che partiva dal cuore e si vedeva che avevo gli occhi di “fuori”.

Dopo la bacchettata ai più indisciplinati, com’è adesso la situazione a Delia?
“In questo momento va benissimo, nel senso che non ci sono più persone che trasgrediscono, c’è normale amministrazione. Non abbiamo contagiati. Purtroppo stanno aumentando i casi di contagio a Canicattì, a due chilometri di distanza da noi.

Lei è consigliere dell’Anci Sicilia, come si sta relazionando con gli altri sindaci della Regione?  Quali strategie, oltre a quelle previste dal Governo Nazionale, pensate di mettere in atto nei prossimi giorni?
“Noi Sindaci abbiamo lavorato su documenti congiunti che abbiamo poi prospettato all’Anci che è nostra portavoce con il Governo Regionale e Nazionale. Abbiamo illustrato tutte le criticità che ogni Sindaco riscontra nel proprio Comune e che di fatto sono le stesse per tutti. Anche le misure a sostegno delle famiglie, gli sgravi contributivi, provengono dal basso, da noi amministratori locali che proponiamo le Istanze a chi sta più in alto di noi. Siamo ovviamente in contatto costante tra noi e parliamo la medesima lingua. A Delia, per le famiglie più disagiate, in questo periodo è molto attivo il Banco Alimentare. Un grande aiuto sta arrivando anche dalla Protezione Civile, per il disbrigo di alcune pratiche. Ed in più stiamo aspettando le direttive del governo Nazionale, in tema di proroga dei pagamenti di tasse e contributi vari, per spiegare meglio a tutti i cittadini come potere accedere a queste opportunità.”

Sin dal 2010, il fiore all’occhiello di Delia è la raccolta differenziata porta a porta. E’ cambiato qualcosa in questi giorni di grande emergenza?
“Siamo stati tra i primi Comuni in Sicilia a farla. Questo servizio continua, cerchiamo di non toccarlo perché è talmente equilibrato che conviene. anche in momenti di crisi e compiendo salti mortali, mantenerlo. Non dobbiamo rovinare un “giocattolo” che da noi è perfetto. Il nostro Comune è stato più volte premiato e grazie alla raccolta differenziata e ad una gestione oculata siamo riusciti a ridurre le tasse. La tassa sui rifiuti l’ho abbassata del 47%, la Tari del 40%, l’IMU dal 10 è passata al 9,50%  ed ho abolito già da 5 anni la Tasi (Tassa Servizi Indivisibili). Sono al mio secondo mandato e sono stato rieletto con il 98% dei voti.”

Vuole lanciare un invito a visitare Delia quando, naturalmente, questa emergenza finirà?
“Ho già ricevuto migliaia di messaggi di persone che vogliono visitare Delia, quando finalmente riprenderemo la nostra vita normale. Noi accoglieremo tutti a braccia aperte. Faremo conoscere ai visitatori le nostre eccellenze culinarie ed i nostri prodotti agro-alimentari, come l’uva che è di grande livello, ed alcuni punti di interesse storico, come il Castello dei Normanni. Poi consiglio a tutti di mangiare il nostro dolce tipico “i cuddrireddri”. Sono delle ciambelle a forma di coroncina perché richiamano la corona della bella Castellana che si rifugiò nella fortezza di Delia circa 700 anni fa. E visto il nome di questi dolci, sarà anche il modo di esorcizzare il virus e di festeggiare la fine di questa epidemia. Non vediamo l’ora!”
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1 commento

  1. Congratulation for this real person.Very rarely,in our days we have the possibility to see such a serious person.I admire him very very much for his courage.Congratulations,once again!!!
    Ps: i am doctor from Romania,i pray each day for all your victims,and for this disaster which hit Italy. RIP all dead persons.

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