Centro sportivo alla Favorita, si blocca il progetto del Palermo.
Una legge impone il divieto di costruire nell’ex campo Rom. Serve un decreto che ri-perimetri l’area o un intervento della Sovrintendenza dopo il risanamento della zona. Braccio di ferro fra Regione e Comune: tutto fermo
Palazzo delle Aquile ora propone di realizzare la struttura dietro il bowling. Ma il costo per il club rosa lieviterebbe.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Il sogno di un centro sportivo targato Palermo calcio nell’ex campo rom della Favorita non può diventare realtà.
Inizia così l’articolo di Giusi Spica che sottolinea come i tempi per la realizzazione dell’eventuale centro sportivo, almeno nell’area ex rom, non sarebbero comunque brevi. In quell’area infatti ci sono almeno tre vincoli: paesaggistico, architettonico e naturalistico.
Scrive la Spica che le soluzioni potrebbero essere due: >una è la riperimetrazione dei confini della riserva, con l’esclusione dell’area ambita dal Palermo calcio, ma è possibile solo con un decreto regionale. L’altra strada è una variante al piano d’uso datato 2004 che il Comune dovrebbe proporre alla Soprintendenza, non prima però di aver fatto un piano di risanamento dell’area.

Una situazione complessa e probabilmente con tempi lunghi per la soluzione: il parco è della Regione ma affidato “sine die” al Comune per la pubblica fruizione. Cambiare la destinazione d’su sarebbe un atto politico che solo la Regione potrebbe fare.

Vista la complessità della realizzazione al Palermo sono state fatte altre proposte: l’area a destra dello stadio non avrebbe vincoli ed anche lo spazio fruibile sarebbe più grande (700 mila metri quadrati contro 500 mila); inoltre anche una zona dietro il Bowling dove in atto esistono delle costruzioni abusive da liberare.
Una possibilità che avrebbe costi più elevati a carico del club, scrive Giusi Spica.
Nei prossimi giorni, in vista della nuova riunione prevista il 30 gennaio, rappresentati del club, della Regione, della Soprintendenza e del Comune faranno un sopralluogo nelle nuove aree proposte.
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