Palermo

“Ho vissuto lo spogliatoio di Napoli e Juve e conosciuto tanti giocatori ma quello che mi ha impressionato di più è stato Hamsik.
Tra Mirri e Zamparini ci sono molte differenze ma quella più importante è l’appartenenza che prima mancava.”

Il diesse del settore giovanile ha scalato tutte le tappe della carriera nel Palermo: ” Ho raggiunto il traguardo di giocare con la maglia che più amavo e adesso voglio che altri ci riescano”

La scheda – Leandro Rinaudo, ex difensore rosanero e oggi direttore tecnico del settore giovanile del Palermo, compirà 37 anni a maggio. Nel 2016 ha iniziato la carriera da ds con Perinetti. Ha fatto tutta la trafila con la maglia rosanero dalle giovanili fino al debutto in Coppa Uefa. Fra Palermo, Napoli, Juventus e Livorno ha messo insieme 123 presenze, 5 gol e 2 assist in serie A oltre a 10 presenze e 4 gol in Coppa Uefa.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Da pulcino a dirigente. Leandro Rinaudo ha vissuto tutti i ruoli dentro il Palermo..
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che intervista Leandro Rinuaudo, ex giocatore ed ora dirigente del nuovo club rosanero.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente su Repubblica in edicola:
“Dopo tanti sacrifici miei e della mia famiglia ho coronato quello più grande: indossare la maglia del Palermo in A e in Coppa Uefa…Dirigente?
Si lavora molto di più rispetto a quando giocavo. È un ruolo che ho sempre guardato con grande interesse anche quando facevo il calciatore
Si pensa che un diesse compra e vende giocatori, ma ci sono altre mille mansioni che non si vedono e che sono fondamentali. C’è la parte gestionale, risolvere mille problemi, il rapporto con squadra, allenatore e il suo staff..
Passo indietro? In tanti mi hanno detto che lo è. E forse sulla carta probabilmente è così. Fare il diesse in B e poi fare il direttore tecnico delle giovanili in D può sembrare un passo indietro. Ma io ho un obiettivo: dare una mano al Palermo e ai ragazzi che si avvicinano al Palermo per coronare il sogno che è stato il mio..”

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