Conosciuto dai tifosi rosanero con il nick  “Zietto della California”, Tano Miceli, spirito libero ed indomito, vive da molti anni a Dana Point, in California. Tifoso rosanero doc non ha mai dimenticato il suo Palermo, nonostante l’oceano e l’enorme distanza che lo separa dall’ Italia. Le vicissitudini della sua vita sono degne di un avvincente libro di avventure, emozionanti e da leggere tutte d’un fiato.

“Ho vissuto la mia infanzia al Capo dove sono nato nel 1952. Verso l’età di nove anni, con la mia famiglia, ci siamo trasferiti a Piazza San Francesco di Paola, nel quartiere Politeama, poco dopo cominciai ad andare allo stadio. Era il 1962, il Palermo era in serie A e da quel momento in poi la squadra rosanero è rimasta la mia vita, il mio unico e solo grande amore.”

Poco più che adolescente, però, decidi di partire…
“Avevo 17 anni, la prima volta che sono andato via. Avevo fatto la gavetta come parrucchiere dalla famiglia Aguglia, decisi però che era arrivato il momento di fare nuove esperienze. Mi trasferii a Roma. Nella Capitale ho vissuto per 5 anni, ho fatto il militare e mi sono innamorato di una donna più grande di me. Tornato a Palermo, andai ad abitare in Via Archimede e mi abbonai in curva sud, non perdendomi mai nessuna partita allo stadio. Poi il mio spirito d’avventura mi spinse nuovamente a fare le valigie, stavolta alla volta della Germania. Mi sono sempre diviso fra la professione di parrucchiere e la cucina. A Norimberga sono rimasto per 10 anni, facevo il parrucchiere ed a 24 anni ho aperto il mio primo ristorante in un club di tennis. Uno sport che mi ha affascinato molto, al punto da diventare nel tempo anche un istruttore di tennis. Per diversi anni ho fatto avanti ed indietro dalla Germania, scendevo soprattutto per vedere le partite del Palermo, fino a quando tornai nuovamente in Sicilia.

Andai a vivere a Misilmeri e ripresi naturalmente ad andare allo stadio. Mi accompagnavano i miei nipoti, che nel frattempo erano cresciuti ed ai quali avevo trasmesso la passione per i colori rosanero. Un amore ha spinto, anni dopo, mio nipote Angelo Casa a creare la testata giornalistica di forzapalermo.it. Nel 1990 però ho maturato la decisione di cambiare drasticamente la mia vita, ho sentito il bisogno di  andare nuovamente via, ma stavolta in maniera definitiva e di mettere l’oceano fra me e l’Italia. Non l’ho fatto per ragioni economiche, avevo un ottimo lavoro ed un campo di calcetto in erba sintetica a Gilbirossa, ma per questioni molto personali. Non sapevo se andare in Australia o negli Stati Uniti e così, in attesa di capire quale strada prendere, andai a Londra. Da lì la scelta ricadde su New York. Per circa un anno ho vissuto nella “Grande Mela”, ho conosciuto la madre di mio figlio, che oggi ha 27 anni e durante una vacanza in California mi innamorai del mare californiano e da quel momento ho messo radici e non mi sono più mosso da qui. Amo moltissimo il mare, vivo in una barca a motore ancorata al porto di Dana Point.”

Cosa ti manca della tua terra?
Amo Palermo e la Sicilia, mi manca soprattutto il Palermo, gli amici, il profumo del cibo e l’arte, ma la città così come si è ridotta non mi manca. Ho girato il mondo e quando torno non posso fare a meno di vedere lo stato di degrado e la sporcizia nelle strade, c’è molta inciviltà da parte di tante persone che non hanno cura della nostra Palermo e non rispettano il prossimo. Non riuscirei più a viverci.”

Come hai seguito il Palermo in questi anni di lontananza?
Grazie al sito “Pianeta Rosanero”, creato dal compianto Leandro D’agostino. Il web mi ha permesso di conoscere tanti amici che mi hanno accolto benissimo. “Pianeta Rosanero” è stato il primo sito dedicato al Palermo. Quando Zamparini comprò la società c’era un grandissimo entusiasmo. Abbiamo vissuto anni favolosi. I ragazzi del Pianeta Rosanero sono stati grandiosi, in particolare Roberto Milazzo e Francesco Orlando “Videoman”, si premuravano di farmi vedere le partite attarverso internet. Seguivo anche le radiocronache di Giuseppe D’Agostino “The Voice”, la trasmissione “Tifosi” di Carlo Cangemi e nell’anno della promozione del 2004 sono tornato a Palermo per vedere insieme ai ragazzi le ultime 5 partite e seguire da vicino la promozione che aspettavo da 32 anni. Sono andato anche a Roma, per poi riscendere con il treno rosanero, pagando anche il biglietto a qualche tifoso che non poteva permetterselo.”

Tu hai sempre difeso Zamparini, come mai?
Sono stato un pro Zamparini fino alla fine, ho litigato anche con un po’ di persone perché io lo vedevo come un imprenditore e non come un padre-padrone. Non lo difendo per gli ultimi anni, ma lui è stato quello che ha portato il vero calcio a Palermo, i giocatori che abbiamo visto a Palermo nella sua epoca non li rivedremo mai più.”

Cosa pensi della nuova proprietà?
Mirri mi piace moltissimo, così come Tony di Piazza con il quale sono in contatto e che mi aspetta a New York. Presto andrò a trovarlo. Tony è una persona molto seria ed all’antica. Conosco molto bene tutta la storia del Palermo ed ho seguito con attenzione quello che è successo in questi ultimi mesi, ma ho molta fiducia in questa nuova società.”

Cosa è per te il Palermo e qual è il tuo sogno segreto?
Il Palermo per me è una gioia, è un senso di rivalsa su tutte le cose cattive che ho vissuto nella mia vita. Essere tifoso solo dei colori rosanero è per me un motivo di orgoglio, anche quando eravamo in C o siamo stati radiati, lo dico con fierezza. Non seguo la serie A, né la serie B, né l’Italia, seguo solo il campionato del Palermo. Tornerò per festeggiare la promozione in serie C. Il mio sogno è quello di vincere alla lotteria per comprarmi il Palermo, Tony Di Piazza lo sa ed è già stato avvisato!”

 

4 Commenti

  1. Io non capisco perché dire I giocatori come quelli che ha portato Zamparini non li rivedremo mai più.
    Quindi sto signore sa il futuro e sa da qui a 60 anni cosa ne sarà del Palermo.
    Ma se ha già tutti i risultati dei prossimi 50-60 campionati perché non se lo gioca e magari vince e si compra il Palermo.?

  2. Anarchico….? Di solito non rispondo a chi non si firma e si nasconde dietro una tastiera con uno pseudo Nikname. Ti dico solamente che ho 67 anni e sicuramente Io non avrò più la possibilità di vedere i CAMPIONI visti con l’era Zamparini. ( Molti dei quali ancora in attività ) Tu che sei ancora un piscidettu ri’ cannuzza forse si, se arriverai alla mia età e avrai 60 anni di storia del Palermo RosaNero. E qui ti POSO.

  3. Grazie. Cettina Pellitteri . Semplicemente Grazie. In poche righe la passione di una vita. Forza Palermo Sempre E comunque in qualsiasi categoria. Ringrazio tifosi Palermo.it e tutto lo staff un saluto a Carlo Cangemi ed a chi ha voluto che questa splendida intervista potesse essere raccontata. Specialmente per quei Tifosi che vivono fuori Palermo ed hanno un amore differente di chi la vive giornalmente. Il RosaNero e Palermo è quello che ancora mi tiene legato alla nostra splendida Sicilia. ( Oltre ad Amici e Parenti ). Ciao.

  4. pura santa verita, anche io seguo solamente il Palermo Da New York e nessun’altra squadra, Tano ha ragione, noi non vedremmo mai tanti campioni come li abbiamo visti con Zamparini.
    Grazie Tano

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