Il mister Rosario Pergolizzi è intevenuto pochi minuti fa in conferenza stampa per parlare della gara che il Palermo giocherà in trasferta a Biancavilla.
Queste le sue principali dichiarazioni:

“Martin e Lancini?Sugli infortuni di oggi vorrei andare cauto perché abbiamo uno staff sanitario di alto livello. Non è detto che non li recuperiamo: ci sono ancora 48 ore, abbiamo tempo per pensare queste cose.

È una partita che ha in palio tre punti, null’altro. Come tutte le altre. Loro conoscono noi e noi conosciamo loro quindi credo che cercheremo comunque di fare qualcosa che nella partita di Coppa Italia forse abbiamo sbagliato e qualcosa dobbiamo migliorare in qualche situazione. Credo che l’eliminazione sia servita anche se ci poteva stare. Per noi il campionato è la priorità e quindi andiamo avanti con il campionato.

C’è ancora una montagna da scalare. Tutti parlano dell’Acireale come possibile avversario. Io non credo, penso che qualche altra squadra si possa inserire.

Per me fare la convocazione è sempre più difficile perché tutti meritano. Io credo che ogni partita ha la sua storia, le motivazioni non devono mai mancare e l’obiettivo non deve mai essere perso di vista. Soprattutto dobbiamo crescere partita dopo partita.

Io rispetto tutti gli avversari dall’ultima in classifica fino alla prima. Per me conta la mentalità; noi dobbiamo avere la cultura di cercare di vincere tutte le partite. Poi se non ci riusciamo è un’altra cosa.
Ogni partita ha delle particolarità diverse, ha delle insidie diverse. Da un punto di vista del modulo potremmo giocare ancora a 3 o cambiare qualcosa vedremo.

Il Biancavilla è una squadra cosciente dei propri valori, allenata bene , ha intensità, ha un buon possesso palla e qualche individualità importante. Quindi credo che ci siano tutti i presupposti per vedere una bella partita. Io quello che vorrei è che noi giocassimo con una certa intensità, con velocità e con la giusta aggressività. Se noi abbiamo questi elementi fondamentali probabilmente viene fuori una buona partita. Se noi giochiamo al di sotto, come si suol dire in accademia, prendiamo uno scoppolone che ci porteremo dietro. Santana? Sinceramente non lo so. Devo parale con i medici. Non voglio rischiarlo”

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