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Ieri alle 15.00 al Renzo Barbera si sono scontrate Palermo e Cosenza, due squadre con obiettivi diversi e con un divario tecnico che alla vigilia del match davano tranquillità al nucleo rosanero. Forse troppa tranquillità che non ha permesso ai siciliani di schiacciare i vicini calabresi, nonostante ciò i 3 punti Stellone li conquista e porta l’armata rosanero alla vetta della classifica, aspettando il Pescara impegnato in una partita non facile con il Lecce.
Vittoria sofferta ma meritata e uno Stellone che si conferma l’uomo giusto per ritornare a volare alto con cambi azzeccatissimi e grinta da vendere.

Ecco le pagelle del match a cura dello staff:

BRIGNOLI: 6
Le poche occasioni del Cosenza non gli permettono di superare la sufficienza. Non può intervenire sul gol del pari di Baclet, nell’unica occasione dove interviene con sicurezza ma con poche difficoltà è su una conclusione dello stesso Baclet.

BELLUSCI: 6
Soffre un po’ ma tutto sommato porta a casa una prestazione pulita. Cerca qualche apertura di troppo regalando il possesso agli avversari. Esce al 69′ per dare spazio a Falletti e rendersi più offensivi.
(69′) FALLETTI: 7
Si conferma in uno stato di forma eccellente l’uruguaiano. Entra e la difesa cosentina entra in panico, salta l’uomo e cerca l’avversario con qualità. E’ suo l’assist da corner per il gol del vantaggio di Salvi e in una ripartenza 97′ si prende un fallo che porta all’espulsione di Idda. Ennesimo cambio perfetto di mister Stellone.

STRUNA: 6+
In fase difensiva si dimostra sempre sicuro nonostante la velocità della manovra offensiva cosentina lo mettesse davanti situazioni scomode. La troppa sicurezza lo porta a fare errori nel cercare di avanzare e a impostare il gioco, uno di questi per poco non si dimostra letale. Meglio nell’assetto difensivo a 3 rispetto quando si sposta a 4.

RAJKOVIC: 6,5
Si dimostra ancora un lusso per la Serie B. Il suo lavoro lo fa perfettamente, tutti i palloni nella sua zone sono suoi e spesso è costretto a liberarsene subito poichè spesso accerchiato dagli uomini di Braglia.

SALVI: 7-
In difesa il suo lavoro lo fa, ma ancora non spinge abbastanza e fa rimpiangere un po’ le progressioni su quella fascia di Andrea Rispoli. Il suo voto lievita nel momento in cui al 77′ da corner battuto da Falletti gira bene di testa in rete e trova il momentaneo vantaggio.
ALEESAMI: 7
Miglior prestazione fino ad adesso per il norvegese. Molto propositivo e concreto, gioca bene dietro e spinge molto in avanti cercando e trovando spesso il cross (non molto fortunati). Il Palermo gioca soprattutto dalla sua parte e fa bene. Grande passaggio per Nestorovski a superare la linea difensiva in occasione del gol vittoria.

MURAWSKI: 6-
Non convince ancora il polacco. Si vede poco ma il suo lavoro in intercettazione non è male, cerca a volte la conclusione ma nessuna impensierisce il Cosenza. Fa il compitino ma niente di più. Viene sostituito daun uomo più tecnico e offensivo, Haas.
(81′) HAAS: S.V.
Entra con il piede giusto e da aiuto alla manovra, ma non gioca abbastanza per essere valutato.

JAJALO: 7-
Cerca sempre la giocata e avanza tra le linee rossoblu con grinta da vendere. Lotta su ogni pallone come se il Palermo ieri avesse giocato con 2 capitani, padrone del centrocampo in generale sembra dire ai tifosi “Ci penso io”. Titolare inamovibile.

TRAJKOVSKI: 6
Propositivo e salta l’uomo facendo esaltare i pochi tifosi sugli spalti, ma non trova mai la giocata decisiva o l’imbucata giusta e ciò non gli permette di superare la sufficienza.

MOREO: 6+
Non gioca molti palloni ma fa bene il lavoro sporco facendo salire la squadra e si conferma utilissimo per il gioco di Stellone. Non avràfatto bene come nella trasferta di Carpi ma comunque si dimostra in un ottimo periodo. Viene sostituito ad un quarto d’ora alla fine da Puscas.
(75′) PUSCAS: 7
Entra e da nuovo brio agli 11 in maglia rosa. Prende una bella traversa poco dopo essere entrato ma soprattutto mette dentro il gol vittoria allo scadere del match, avventandosi su un pallone quasi sulla linea della porta scavato da Nestorovski sulla testa del portiere cosentino.

NESTOROVSKI. 7
Vero capitano e sempre decisivo il numero 30 rosanero. Vuole i 3 punti per la sua formazione e cerca sempre di mantenere il possesso, protagonsita del gol vittoria poiché con una freddezza da grande bomber servito da Aleesami alza il pallone a sorvolare l’estremo difensore del Cosenza che poi viene finalizzato da Puscas. In un settore dove i cambi di interpreti non sono insoliti lui si conferma imprescindibile.

STELLONE: 8
Non ne sbaglia una l’allenatore romano. I cambi sono la sua arma migliore, parte a 3 in difesa poi toglie Bellusci sposta a 4 e mette un uomo offensivo metodo che con Tedino non si vedeva mai e che porta alla vittoria. Carattere e concretezza sembrano essere le parole d’ordine del gioco di Stellone e proprio queste 2 caratteristiche sembrano essere le armi in più di questo Palermo.

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