Nella stagione più difficile la nuova società di Dario Mirri gioca la sua scommessa sull’entusiasmo della rinascita che ha restituito ai tifosi il senso di appartenenza.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Nel suo articolo Massimo Norrito traccia un parallelo fra la ripartenza di 32 anni fa dalla serie C2 e quella di oggi a Marsala dove il Palermo riparte da zero dopo anni in cui ha scalato le classifiche del calcio dei campioni che adesso il tifoso rosanero potrà vedere soltanto in televisione.

Una partenza col piede giusto, sottolinea Norrito, una partenza che riuscita a far digerire ai tifosi la serie D creando quel senso di appartenenza che la gestione Zamparini aveva distrutto. Le iniziative intraprese dalla nuova società, fino all’ultima festa al Barbera, sono momenti in cui la gente ha risposto bene forse più delle aspettative. Del resto la maglia, il rosanero sono gli stessi in Serie A come in Serie D.

Purtroppo però, scrive il giornale, le nuove generazioni che pian piano si stavano riavvicinando al rosanera adesso probabilmente torneranno a tifare Juve, Milan o Inter e a Palermo resteranno soltanto quelli che amano realmente questi colori. Sarà un percorso lungo ma potrà essere esaltante, scrive Norrito, citando l’esempio del Parma ma bisogna vincere, unico obiettivo per questa squadra che dunque ha tutto da perdere se non conquista la promozione.
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