Il Comune di Bari non aspettò il terzo grado di giudizio, ad Avellino invece si attese il Tar.I precedenti illustri.
La palla passa al sindaco Orlando

Il ricorso dopo la bocciature della Covisoc, e poi ancora ricorso al colleggio del Coni e poi il Tar. La serie di ricorsi che può iniziare da oggi e che potrebbe ostacolare il bando.
Nell’articolo di Benedetto giardina, sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, si fa il raffronto tra la situazione del Palermo e quella di altre due illustri compagini escluse e cioè il Bari e l’Avellino che lo scorso anno iniziarono l’iter per l’iscrizione al campionato dilettantistico.
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Vediamo cosa dicono le norme: “.. il presidente federale, d’intesa con il presidente della Lnd, previo parere della commissione all’uopo istituita, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un campionato della Lnd, anche in soprannumero”

Il Bari ha indetto il bando per la nuova società prima del terzo grado di giudizio cioè quello del CONI mentre l’Avellino non solo ha aspettato il terzo grado del CONI ma anche il parere del Tar. Scrive Giardina che le due situazioni erano diverse perché il Bari è stato estromesso per inadempienze fiscali e amministrative, un po’ come il Palermo, mentre gli irpini erano speranzosi di una iscrizione in serie B non avendo debiti ma soltanto un problema legato alla fideiussione.

A Bari il bando fu diramato il 23 luglio ad Avellino l’8 agosto. La situazione del Palermo sembrerebbe essere molto simile a quella del Bari così come ha lasciato intendere anche il sindaco Orlando e cioè di voler accelerare e velocizzare i tempi per poter consentire alla città di avere una squadra di calcio già nel campionato 2019/2020.
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