Mondiali 2022

È tutto pronto in Qatar per l’atto conclusivo dei Mondiali di calcio 2022. Domenica 18 dicembre, alle ore 16:00, Francia e Argentina scenderanno in campo per contendersi il trofeo più desiderato al mondo. Proprio grazie alla Coppa del Mondo FIFA, l’Italia è comunque protagonista anche se non giocano gli Azzurri. Perché non tutti sanno che la Coppa è stata ideata e realizzata da uno scultore italiano: il milanese Silvio Gazzaniga.

Un nuovo trofeo per i Mondiali 

Nelle edizioni dei Mondiali disputate dal 1930 al 1970 il trofeo in palio era la Coppa Rimet, dall’omonimo presidente sportivo che aveva ideato il Campionato Mondiale di Calcio ed era stato a capo della FIFA dal 1921 al 1954. Per volontà di Rimet il trofeo sarebbe stato assegnato definitivamente alla squadra che lo avesse vinto per tre volte. Questo accadde nel 1970, quando il Brasile di Pelé vinse il Mondiale per la terza volta, dopo le affermazioni del 1958 e del 1962. Per la FIFA si rese quindi necessario creare un nuovo trofeo per le edizioni successive.

Nel 1971 fu quindi lanciato un concorso aperto ad artisti di tutto il mondo. Fra i 53 progetti presentati, la commissione esaminatrice scelse quello di Gazzaniga che, oltre ai disegni, realizzò una scultura in cera del trofeo per esaltare al meglio tutti i particolari. La Coppa riproduce due atleti che, con le braccia alzate mentre esultano per la vittoria, sostengono il mondo intero. Fu presentata ufficialmente nel 1972 e dal Mondiale del 1974 viene sollevata dal capitano della Nazionale che vince la competizione. Il trofeo, realizzato in oro 18 carati, è alto 36.8 centimetri e pesa circa 6 chili, mentre il diametro della base è di 13 centimetri.

Un’opera amata in tutto il mondo

Dall’edizione del 2006 la FIFA ha deciso che, per preservare la Coppa, la stessa venga consegnata alla squadra vincitrice solo per la cerimonia di premiazione. Successivamente viene consegnata una copia e l’originale ritorna subito al quartier generale di Zurigo. Prima, invece, accadeva che la Coppa venisse custodita dalla Federazione vincitrice per quattro anni e riconsegnata all’inizio del torneo successivo. A differenza della Coppa Rimet, il trofeo attuale non prevede un limite di vittorie.

La FIFA infatti ha recentemente comunicato che la Coppa resterà in palio almeno fino al 2038, cioè fino a quando sulla base ci sarà lo spazio per scolpire il nome dei vincitori. Per almeno altri 16 anni, quindi, una meravigliosa opera d’arte, frutto del genio italiano, continuerà a far sognare miliardi di appassionati in tutto il mondo.

A cura di Mario Ferrigno

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