Stellone, zero alibi: non è accettabile che l’allenatore del Palermo in conferenza stampa, dopo una partita del tutto sbagliata, accentri tutto sulla prestazione dell’arbitro. Per carità, sicuramente a dirigere l’incontro non è stato Collina, ma è assurdo credere che si sia perso per questa ragione.

Il messaggio mandato da Stellone alla squadra è chiaro: siamo stati sconfitti per colpa dell’arbitro. E invece no. Il Palermo ha meritatamente raccolto 0 punti a causa di un gioco inesistente e di un atteggiamento da primi della classe che non paga e in Serie B, non pagherà mai. Lo staff tecnico ha sbagliato l’impostazione della gara. Puntare tutto sui lanci lunghi per Moreo e Nestorovski è di una pochezza che non rende merito alle capacità che fin qui aveva mostrato il “team” di Stellone.

La comunicazione, come insegna Mourinho, è un’arma fondamentale per un allenatore e non si possono commettere tali errori concettuali in conferenza stampa. E’ ovvio che nessuno avrebbe preteso che Stellone andasse dai giornalisti a dire quanto scarsa è stata la prestazione dei singoli, da Bellusci a Aleesami passando per Rispoli, Moreo e Haas, però focalizzare l’attenzione sul direttore di gara ci ha lasciati alquanto perplessi. 

Il Palermo deve meritare sul campo e fuori, la Serie A. Una squadra che vuole puntare a tali obiettivi non può nascondersi dietro un dito. Serve carattere, grinta, ma anche un’idea di gioco e questa al momento sembra smarrita. Non si vede più la squadra coraggiosa che avevamo ammirato nel girone d’andata. 

Anche sotto questo punto di vista l’allenatore romano a Crotone è stato deludente: le sostituzioni sono state tardive e probabilmente con Puscas e Trajkovski in campo a inizio secondo tempo, quando i rosanero avevano in mano il pallino del gioco, sarebbe andata diversamente.

A precisa domanda sul tema, Stellone in conferenza ha risposto: “Secondo me non era giusto cambiare interpreti”. Insomma, non avremo mai la controprova, ma vista a posteriori, crediamo che forse stavolta abbiamo ragione noi. Ora si vedrà quanto sarà bravo a rimotivare un gruppo che è apparso timido e impaurito. Domenica arriva il Lecce e non si può sbagliare. Può sembrare retorica, ma è effettivamente così: i rosanero nel girone di ritorno in casa non hanno ancora vinto ed è una situazione insostenibile se si punta alla promozione diretta.

Quella coi giallorossi sarà una partita da 6 punti. Uno scontro diretto decisivo per tenere a distanza i pugliesi e per restare aggrappati al treno Serie A. Stellone si dovrà affrettare a trovare una situazione tecnico-tattica che dia la svolta al campionato, perchè la pazienza senza una vittoria con il Lecce potrebbe terminare e di Collina o Rizzoli in Serie B non ne esistono. 

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1 commento

  1. mi sovviene immediatamente un pensiero, parlando di comunicazione da parte dell’allenatore: non ricordo sia intervenuto nessuno, per esempio, quando all’ultima di campionato Stellone dichiarò “stavolta non meritavamo di vincere”. Lì è stato un grande autogol, che a mio avviso ha iniziato a far perdere certezze ai nostri che sono ancora i primi della classe, come valore complessivo in b.

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