Sulla sponda orientale della Sicilia, a Messina, non c’è un clima sereno: entrambe le squadre della città, non stanno attraversando un buon momento. Da una parte l’ACR è ultimo in classifica, mentre l’FC rischia di essere escluso dalla Serie D. Questo il tema dell’articolo di Fabrizio Bertè, nell’edizione odierna della Repubblica.
L’FC Messina ha avuto un declino inimmaginabile. Questa estate aspirava alla Serie C, con il ripescaggio mai avvenuto, per continuare con una serie di situazioni paradossali che lo hanno portato alla situazione attuale. Le dimissioni del presidente Rocco Arena, che ha lasciato tutto in mano all’amministratore delegato Santoro, hanno portato ad una crisi societaria. A questo si aggiunge la mancanza di tesserarti, che non gli permette di disputare le partite, rinunciando così alla partita di Cava dei Tirreni. Insomma un destino ormai scritto quello dell’FC.
Dall’altra parte anche l’ACR Messina, non brilla e l’ultimo posto in classifica ha scatenato il malumore dei tifosi: neanche il cambio in panchina, con l’arrivo di Ezio Capuano, ha risollevato le sorti della squadra. Il Covid e diversi infortuni hanno portato a delle prestazioni deludenti, che non hanno annullato ogni aspettativa. Ora l’allenatore è nuovamente in bilico, con un possibile ritorno di Sasà Sullo, o l’arrivo di Giovanni Costantino.
Tutto questo ha scatenato le ire delle tifoserie, che dopo anni speravano di ritornare a giocare in campionati importanti, ma purtroppo questo sogno sembra destinato ad infrangersi. Così ecco l’ennesimo declino del calcio siciliano, che ormai da qualche anno non riesce più a risollevarsi, ed è sempre più spesso oggetti di continui fallimenti societari.
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