Non è bastato l’1-0 siglato nei minuti finali alla squadra di Stefano Vecchi. Il Sudtirol “con l’amaro in bocca”, è costretto ad abbandonare il sogno Serie B per mano dell’Avellino che, dopo aver eliminato già il Palermo, continua dunque la cavalcata verso la cadetteria. Il tecnico dei biancorossi ha commentato con tanta tristezza il risultato maturato nei 180′, nella conferenza stampa post gara:
“Abbiamo giocato alla pari queste due partite – ha esordito Vecchi – contro una squadra forte e di grande esperienza. Rimane chiaramente l’amaro in bocca per come è andata la partita dell’andata ma anche per questa: abbiamo avuto diverse occasioni per andare in vantaggio ma abbiamo sbloccato il match solamente a tempo scaduto. Loro con l’uomo in meno per un’ora? È stato più facile per noi difenderci ed evitare loro ripartenze. Ma loro hanno messo i restanti nove giocatori davanti al portiere, per noi non era facile trovare gli spazi”.
“Contro queste squadre bisogna essere bravi a essere concreti ma, al contrario, non siamo sati precisi. Non ho nulla da imputare a questo gruppo straordinario – ha continuato il mister – che ci ha messo il cuore ancora una volta, disputando una partita d’altissimo livello. I gol annullati oggi? Su uno ho avuto una diversa impressione ma forse c’è più da recriminare per come è andata l’andata”.
“Oggi la partita l’abbiamo vinta: magra consolazione – ha concluso Vecchi – ma non è abbastanza. Resta una stagione in cui il Sudtirol ha giocato per il primo posto: per 16 partite siamo stati primi, fino a due domeniche dalla fine siamo rimasti in lotta per la promozione diretta. Non era mai successo qua, resta una cosa straordinaria. Ringrazio chi mi ha consentito di lavorare così bene, ho già ringraziato i ragazzi negli spogliatoi”.
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