petrachi

Tanti giocatori oggi ai massimi livelli del palcoscenico del calcio italiano sono passati nel corso della loro carriera tra le mani di Gianluca Petrachi. L’ex dirigente, tra le altre, di Torino Roma si è raccontato ai microfoni di TMW. Oggi un gran numero di sue intuizioni portano in alto la bandiera dei rispettivi club, nonché quella della Nazionale. Da Ciro Immobile ad Andrea Belotti, senza dimenticare Danilo D’Ambrosio.

IMMOBILE, BELOTTI E GLI ALTRI AZZURRI – “Immobile arrivò dal Genoa dopo aver segnato poco. Ci abbiamo creduto insieme a Ventura e poi è andato al Dortmund. Gli sconsigliati di andare all’estero, lui è uno per carattere e caratteristiche da Italia. Però è un campione, lui come Belotti che arrivò dopo che giocava e non giocava nel Palermo. Sono due ragazzi che hanno la sana e giusta cattiveria di cui parlo sempre: sono umili e questo li rende grandi. Poi sono uniti, amici, ed è bello che ci sia questa sana rivalità anche in azzurro. Uno di quelli che andranno con tutta probabilità all’Europeo è Leonardo Spinazzola. E’ un orgoglio che ci siano tanti ragazzi nel giro azzurro la prossima estate, compreso Gianluca Mancini. Tornando a Leonardo: vero che a bilancio risulta a tanto ma c’è stata plusvalenza con la Juventus. Il differenziale, nell’affare che ha portato da loro Luca Pellegrini, è di 7 milioni. Ecco, per 7 milioni ho portato Spinazzola alla Roma”.

I RIMPIANTI – “Uno è Lautaro Martinez. A 7 milioni di euro, sempre al Torino. Ci furono problemi con degli emissari per delle commissioni fuori mercato che ci vennero chieste: erano troppo alte, un po’ meno della metà del cartellino. Se l’avessi detto a Cairo, conoscendolo, mi avrebbe mandato…Volevo prendere Lyanco dal Sao Paulo e Martinez dal Racing de Avellaneda, le stelle che mi colpirono di più in quel Sub-20 in Ecuador. Con Lyanco siamo andati a segno. Era il 2017: iniziai la trattativa ma per Lautaro non andò a buon fine per questioni di mediazione. Era lui l’attaccante che avrei voluto per il Torino. Mentre come terzino sinistro stavo per prendere Faouzi Ghoulam. Ma non arrivò, chiaramente. E non lo fece per 250mila euro. Prima che lo prendesse il Napoli, il Saint-Etienne chiedeva 3 milioni e mezzo, Cairo si fermò a 3.250“.

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