Nemmeno il gelo diplomatico e le complessità logistiche dell’embargo sono riusciti a fermare il profumo dei canditi siciliani diretti verso la Russia. Da Bolognetta, piccolo centro alle porte di Palermo, è partita una spedizione speciale di panettoni artigianali che, dopo aver attraversato l’Europa via terra, è giunta sulle tavole della “Terza Roma”. L’obiettivo della famiglia di pasticcieri Lo Faso è semplice quanto ambizioso: far sentire meno soli gli italiani residenti a Mosca, portando loro un pezzo autentico della propria terra attraverso i sapori dell’infanzia.
Il panettone che viaggia da Bolognetta a Mosca
Questa particolare linea di dolci, prodotta in soli trecentosessanta esemplari, è un omaggio alla biodiversità dell’isola. L’impasto, lievitato naturalmente, racchiude l’aroma del mandarino tardivo di Ciaculli e la dolcezza dei fichi secchi, arricchito dalla nota croccante della “minnulata” di mandorle e sigillato da una preziosa glassa al cioccolato di Modica. Per celebrare il legame tra la Sicilia e la capitale russa, ogni pezzo è stato confezionato in un’elegante veste di velluto, quasi a sottolineare l’importanza di un prodotto che ha dovuto superare controlli doganali e lunghe rotte stradali prima di essere servito.
Il legame con lo Chef Nino Graziano
L’operazione è nata da una collaborazione profonda con lo chef stellato Nino Graziano, conterraneo dei Lo Faso e oggi figura di spicco della gastronomia russa con i suoi sette ristoranti. È stato proprio Graziano a lanciare la sfida, convinto che la qualità del “Made in Sicily” potesse superare ogni barriera. Nonostante le difficoltà del periodo storico, questa iniziativa rappresenta una vittoria dell’artigianalità e del legame indissolubile con le proprie radici, dimostrando che il gusto non conosce confini, nemmeno in tempi di guerra.
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