UEFA, rivoluzione in vista per le qualificazioni: nuovo format dal 2028?

UEFA, rivoluzione in vista per le qualificazioni: nuovo format dal 2028?

La UEFA sta valutando una profonda revisione del format delle qualificazioni agli Europei e ai Mondiali. L’attuale sistema, basato su gironi di piccole dimensioni, è finito nel mirino per la sua rigidità e per i margini d’errore praticamente nulli concessi alle squadre. Un solo passo falso, come accaduto di recente all’Italia contro la Norvegia, può compromettere l’intero percorso verso la fase finale.

UEFA, rivoluzione in vista per le qualificazioni

Il presidente Aleksander Ceferin e i vertici UEFA stanno studiando soluzioni alternative per rendere le qualificazioni più moderne, spettacolari e competitive. Due le ipotesi principali sul tavolo. La prima prevede un ruolo più centrale della Nations League, che potrebbe diventare la porta d’accesso privilegiata alle grandi manifestazioni internazionali. La seconda, considerata al momento la più probabile, si ispira al nuovo format della Champions League: un unico maxi-girone da 54 nazionali, con un sistema di sorteggi e classifiche incrociate che garantirebbe un maggior numero di sfide tra squadre di alto livello.

Un nuovo format che può aumentare lo spettacolo

L’obiettivo è duplice: da un lato aumentare lo spettacolo e l’interesse sportivo, riducendo le partite troppo squilibrate tra big e piccole nazioni; dall’altro, incrementare i ricavi derivanti dai diritti televisivi e dagli sponsor, grazie a un calendario ricco di incontri di prestigio.

Tuttavia, ogni cambiamento potrà entrare in vigore solo dopo il 2028, alla scadenza degli attuali contratti commerciali e televisivi. Fino ad allora, le qualificazioni resteranno nel formato attuale. Ma la sensazione è che l’Europa del calcio sia pronta a una rivoluzione: un sistema più equo, avvincente e redditizio, capace di restituire slancio e appeal anche alle grandi nazionali che negli ultimi anni hanno faticato a imporsi.

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