Inzaghi: “A Palermo ho tutto: spero di restare a lungo”
Ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport il tecnico del Palermo Filippo Inzaghi. Ai microfoni di Nicola Binda, l’allenatore rosanero ha affrontato diversi temi inerenti alla sua avventura ai piedi del Monte Pellegrino: dall’ottimo avvio alle prospettive di un futuro sempre più “roseo” in Sicilia. Ecco i passaggi più importanti.
Le parole di Inzaghi
Sull’impatto che ha avuto a Palermo: “Succede per la credibilità che ha una persona, al di là dei risultati. Qui se lotti e combatti arrivano in 30mila a sostenerti. Qui ci sono un milione di tifosi. Scelgo sempre di vivere in centro, è giusto che un allenatore respiri la città. Nei momenti negativi ho sempre entusiasmo dalla gente e questo mi ricarica”.
Sulla gara contro il Modena: “Al Barbera saranno quasi 22mila sicuri di già… fantastico! Sostegno che abbiamo avuto a scatola chiusa, dobbiamo meritarcelo. Sottil? Abbiamo giocato insieme, siamo rimasti in contatto”.
Sulla Serie B: “Come rivali vedo il Venezia davanti a tutti, poi il Monza. Mi aspetto che escano altri, dall’Empoli allo Spezia. Non corriamo: il Palermo è sempre favorito, e poi… Ho trovato una grande cultura del lavoro, sono arrivati rinforzi giusti. La fiducia che do loro li ha galvanizzati”.
Sul rapporto con i giocatori: “L’ho molto schietto, mi piace farli crescere. È sbagliato sentirsi arrivati in B, devono puntare in alto. Il livello qui si alza anche con i giovani. Abbiamo pareggiato tre partite che forse l’anno scorso avremmo perso? Vuol dire che la squadra è matura”.
Sull’organico: “Possiamo diventare quello più forte. In più abbiamo i tifosi e loro ci spingono a diventare i più forti. Anche più del mio Pisa: ma sarà più difficile vincere perché tutti ci danno per favoriti: ma non vince chi spende, ma chi corre. ui ci sono ragazzi come Peda, Vasic e Corona: li volevano tutti ma io ho detto di tenerli”.
Il rapporto con i suoi bomber e le visioni sul futuro
Su Brunori: “”Gli hanno annullato due gol, sta facendo bene. Sa che devo scegliere i titolari, ma è un capitano vero e quando non gioca trascina la squadra. Capitava anche a me di star fuori. Se uno sta fuori e non rosica, deve cambiare mestiere”.
Su Pohjanpalo: “Uno così forte non lo scopro di certo io. Dà il massimo sempre e trascina tutti, un esempio. Ce l’ha con me perché tifoso del Liverpool? Mi farò perdonare…”.
Sul City Group: “Ho confronti settimanali, scambio di opinioni e idee. Molto stimolante. Spero di restare a lungo in un gruppo così, dopo tanti cambi. Voglio diventare il Gasperini del Palermo, voglio godermi questa esperienza fino in fondo. Qui c’è tutto”.
Su Guardiola: “Mi ha colpito che, malgrado l’annata difficile, non l’hanno mai messo in discussione. Haaland? Mi ha dato la maglia per mio figlio. Ha giocato con scarpe a sei: l’ho fatto vedere ai miei giocatori, poteva giocare in ciabatte, invece voleva fare gol anche a noi”.
Sul suo futuro: “Vorrei solo continuare a divertirmi. Ho una bella famiglia, sono gratificato da quello che ho. E dal sapere che i giocatori mi stimano e li ho fatti crescere. In Inghilterra c’è un calcio importante, ma la mia Champions è Palermo”.
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