La Penna: “Quando commetti un errore devi subito dimenticarlo”
Federico La Penna, arbitro della Sezione di Roma 1, ha parlato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. Il direttore di gara tra le varie partite della Finale Playoff di ritorno di Serie B 2018, la stessa in cui il Palermo perse contro il Frosinone (la famosa sfida con i palloni in campo gettati dai ciociari), ha voluto esprimere il proprio pensiero in merito alla professione dell’arbitro.
Le dichiarazioni di La Penna
Gli inizi: “Ho iniziato per sfida e curiosità. Avevo problemi con gli arbitri, giocavo a rugby ed ero problematico, protestavo molto. Il papà di un mio compagno a sedici anni mi disse “proverei a farti fare l’arbitro di calcio”. Mi sono pentito di tutto quello che ho detto a un arbitro dal primo fischio. Da giocatore di rugby ho preso cinque giornate di squalifica”.
La forza di rialzarsi: “Noi viviamo la parte più bella, ma le difficoltà più grandi si riscontrano nei campi di periferia, dove purtroppo si vivono anche momenti di violenza. Ti abbattono e ti buttano giù, ma dall’altra parte ti danno la forza, anche grazie all’AIA, di andare avanti”.
La Penna sugli errori: “Bisogna eliminare subito il pensiero. Ripensarci può portare altri problemi durante la partita. Bisogna resettare e andare avanti e aumentare la concentrazione. Fuori dal campo invece bisogna capire perché abbiamo commesso quell’errore. Adesso c’è la Ref-Cam, con quella tutti vedono la nostra posizione”.
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