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Sudtirol-Palermo, tifosi infuriati: “Decisione assurda e senza senso”

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Sudtirol-Palermo, tifosi infuriati: “Decisione assurda e senza senso”
Un fulmine a ciel sereno ha colpito i tifosi rosanero alla vigilia di una delle trasferte più tranquille della stagione. La Prefettura di Bolzano, a meno di 48 ore dal fischio d’inizio della gara Sudtirol-Palermo in programma domenica alle 17:15 allo stadio Druso, ha disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Sicilia, annullando e rimborsando quelli già acquistati. La motivazione ufficiale parla di esigenze legate all’ordine pubblico, ma la decisione è stata accolta come inspiegabile e offensiva dalla tifoseria.
I tifosi rosanero, alla notizia del divieto, si sono scatenati sui social, lasciando trasparire tutta la loro rabbia e la loro incredulità riguardo alla decisione del commissariato della provincia di Bolzano. Eccone alcuni.

Sudtirol-Palermo, tifosi infuriati: “Decisione assurda e senza senso”

Un provvedimento che ha il sapore della beffa, soprattutto perché Bolzano è sempre stata una trasferta all’insegna della serenità e Sudtirol-Palermo una gara dove l’agonismo ha sempre lasciato il posto ad un incontro corretto. Nessuna rivalità tra le due tifoserie, anzi: negli anni la partita è stata accompagnata da momenti di condivisione e amicizia, con gruppi di tifosi altoatesini e palermitani ritrovatisi insieme tra panini e birra prima del match. “Se c’è una trasferta tranquilla, è proprio quella di Bolzano”, è il pensiero comune di molti sostenitori. E invece, a meno di due giorni dal match, tutto è stato cancellato. In tanti avevano già prenotato voli, auto a noleggio, alberghi. Per molti tifosi il danno non è solo economico, ma anche morale: “È una presa in giro”, si legge nei commenti social.
Le reazioni sono state durissime.
•C’è chi parla di “decisione assurda, inaccettabile a poche ore dal fischio d’inizio”, ricordando le spese già sostenute.
•Altri denunciano: “Siamo in un Paese che non riesce a gestire nemmeno un settore ospiti da 600 persone. Allucinante”.
•C’è chi ritiene che “le questure stiano diventando il male del calcio italiano” e chi liquida la vicenda con un amaro “Che schifo”.
•Molti sottolineano l’assurdità del tempismo: “Non si possono prendere decisioni all’ultimo giorno, bisognerebbe chiedere i danni”.

Un malcontento palpabile per una decisione incomprensibile

Non manca chi collega la vicenda alla designazione arbitrale di La Penna, fischietto al centro di polemiche per la finale playoff Frosinone-Palermo del 2018. “L’unico problema è solo la Penna”, scrivono alcuni, mentre altri parlano esplicitamente di “paura” legata al suo ritorno in campo con i rosanero. Il malcontento è palpabile: “Stanno facendo di tutto per far morire questa passione”, è il commento più ricorrente, mentre c’è anche chi definisce la decisione “uno schiaffo al calcio e a tutti i siciliani”, interpretandola come un’ulteriore dimostrazione di disattenzione o ostilità nei confronti dei tifosi meridionali.
Alla base di tutto rimane una contraddizione evidente: quella che avrebbe dovuto essere la trasferta più tranquilla del campionato si è trasformata in un caso nazionale, con i tifosi rosanero lasciati a metà strada tra rabbia, amarezza e senso di impotenza.

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