Palermo – La Penna? Scelta inopportuna ma stavolta farà bene perchè…
Il ritorno di La Penna: a Bolzano l’arbitro ritrova i fantasmi di Frosinone. Quando l’arbitro non è uno qualunque. Dallo Stirpe al Druso: il complicato ritorno di La Penna con il Palermo
Quasi sette anni per rivedere il sig.La Penna tornare ad arbitrare i rosanero. Evidentemente un motivo ci sarà stato e gli stessi organi arbitrali in questi anni avranno ritenuto poco opportuno mandare il fischietto romano a dirigere gare del Palermo. Probabilmente anche i vertici arbitrali hanno capito che quella notte a Frosinone non andò tutto per il meglio.
Oggi però, sicuri che il tempo guarisce tutte le ferite, il sig, La Penna viene nuovamente riproposto per una gara dei rosa. Eppure in questo caso il tempo non sembra aver guarito la ferita della finale playoff, tutt’altro. A giudicare dai commenti social, i tifosi palermitani non hanno proprio dimenticato gli errori clamorosi del fischietto romano. Che a Bolzano non avrà vita facile, sia perché dal popolo rosanero presente al Druso non riceverà un’accoglienza festosa sia perché lui stesso avrà in memoria tante, tantissime cose che hanno accompagnato quel nefasto Frosinone-Palermo.
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E inevitabilmente questo potrebbe condizionarlo, in un senso ma anche nell’altro. Da una parte perché è perfettamente consapevole di tutto il rancore del tifoso rosanero nei suoi confronti, delle tante critiche, aspre, dure, cattive, che lo hanno riguardato in questi anni, cosa che potrebbe mal disporlo verso il Palermo. Dall’altro invece potrebbe scattare quella sorta di compensazione e restituire quanto tolto in quella serata di Frosinone magari con un arbitraggio tenero nei confronti della squadra di Inzaghi.
Detto che ci auguriamo invece un arbitraggio asettico, totalmente privo di qualunque influenza legata al passato, riteniamo quella di La Penna una scelta inopportuna proprio in funzione delle motivazioni prima esposte e perchè la ferita non si è rimarginata e qualunque errore, pure in buona fede, verrebbe mal interpretato. Insomma per l’arbitro stesso , al di là delle dichiarazioni di facciata, non sarà una gara come le altre. La Penna è consapevole di cosa gli viene rinfacciato: il rigore dato e tolto, il lancio dei palloni in campo, l’invasione di campo prima del triplice fischio finale e le sue dichiarazioni post partita quando asseriva che invece aveva fischiato la fine del match.
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Chi c’era, ed il sottoscritto era a Frosinone, ha perfettamente chiaro come il signor La Penna quella sera non aveva assolutamente fischiato la fine della partita. Questo il grosso che viene attribuito all’arbitro romano che avrà tutte le colpe del mondo ma quella sera il Palermo, diciamolo onestamente, non fu promosso in Serie A per colpa delle signor La Penna ma perché disputò una finale di ritorno moscia, senza sostanza e senza alcuna cattiveria agonistica che invece sarebbe stata indispensabile nella bolgia dello Stirpe. E il Frosinone meritò la promozione al di là degli errori di La Penna. Questo solo per dovere di cronaca.
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