Messina in autogestione per giocarsi i play-out

Banchieri esonerato, il Messina in autogestione per giocarsi i play-out

Società in crisi e frizioni fra allenatore e spogliatoio, contro il Foggia squadra affidata al vice Gatti e al gruppo di “senatori”

Questi i titoli di Repubblica, oggi in edicola.

L’articolo di Fabrizio Bertè

Caos Messina, la squadra si autogestisce: ultimi 180 minuti tra fallimento e speranza salvezza

Il Messina è sull’orlo del fallimento, ma proverà a lottare fino all’ultimo respiro. A due giornate dalla fine della regular season, in piena emergenza societaria e con il presidente dimissionario, la squadra giallorossa scenderà in campo in autogestione, aggrappandosi all’orgoglio di uno spogliatoio rimasto l’unico baluardo di una stagione allo sbando.

Crisi totale in riva allo Stretto
Nel giro di 48 ore è crollato tutto: il tentativo del sindaco Basile e dell’imprenditore Francesco Barbera di raccogliere i 312 mila euro necessari per pagare stipendi e contributi è fallito. L’imprenditoria locale, in crisi e disinteressata, non ha risposto all’appello. In parallelo è arrivato anche il clamoroso esonero dell’allenatore Simone Banchieri, rimosso dal ds Domenico Roma, unico dirigente rimasto operativo. Alla base della rottura, uno scontro insanabile con alcuni calciatori arrivati a gennaio e rimasti ai margini del progetto tecnico.

Numeri e contesto
Banchieri aveva raccolto 3 vittorie e 4 pareggi in 12 gare, con una media punti (1,08) superiore al suo predecessore Modica (0,92). Ma in un contesto societario disintegrato — con il presidente Alaimo dimissionario, gli amministratori Cisse e Chateaux irreperibili, e l’ex patron Sciotto che ha abbandonato la nave — il tecnico era diventato non solo il volto pubblico, ma anche il portavoce morale della squadra, spesso in prima linea nel denunciare il silenzio delle istituzioni e la disgregazione dirigenziale.

In panchina il vice, in campo i senatori
A guidare la squadra nelle ultime due partite sarà il vice Antonio Gatto, ma la vera guida sarà interna. I senatori Davide Petrucci, Marco Crimi, Marcel Buchel e il portiere Krapikas avranno il compito di tenere unito il gruppo, mentre si attende un segnale anche da giocatori fin qui deludenti come Costantino e De Sena.

Due finali: Foggia e Juventus Next Gen
Il Messina è ultimo in classifica con 19 punti. Per accedere ai playout, dovrà colmare il distacco dal penultimo posto, che oggi è occupato dalla Casertana a quota 26. Il regolamento prevede che la distanza massima per lo spareggio non superi gli 8 punti. Tradotto: servono due vittorie su due — oggi a Foggia, poi in casa contro la Juventus Next Gen — per tenere viva la speranza.

Un destino nelle proprie mani
La salvezza è appesa a un filo, ma è ancora nelle mani dei giocatori. Tra fallimento tecnico e societario, il Messina si aggrappa al cuore di chi è rimasto. Il finale sarà drammatico, forse eroico, in una città che sogna di non perdere anche il suo calcio.

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