Osti lo aveva detto: non ci sarà nessuna rivoluzione

Palermo – Osti lo aveva detto: non ci sarà nessuna rivoluzione

Per diversi giorni è sembrato che l’organico rosanero andasse incontro ad una autentica rivoluzione. Voci, rumors e presunte trattative facevano pensare che la rosa, alla fine del mercato, sarebbe stata ampiamente modificata. E non erano proprio cose infondate: Diakite per Candela, Insigne per Borini, Mazzitelli, l’ipotesi di un terzino sinistro oltre ovviamente gli arrivi di Magnani, Audero e Pohjanpalo. Se fosse andata così sarebbe stata un’autentica rivoluzione. Invece diverse voci sono rimaste tali ed il mercato di riparazione ha portato tre ingressi pesanti pesanti.

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Il nuovo ds Osti, in fase di presentazione, lo aveva detto: non si farà una rivoluzione ma interventi mirati. Ed è stato fedele al suo intendimento.
Non si chiamerà rivoluzione ma robusto potenziamento anche perché chi è andato via sembrava davvero ai margini: Peda, Appuah, Saric. In attesa di conoscere con certezza chi sarà scritto nella lista over da consegnare in Lega e dunque sapere chi ha liberato lo slot necessario (2 uscite over, Lucioni e Saric, 3 entrate over Magnani, Audero e Pohjanplao), ipotizziamo che sia Nedelcearu il prossimo a lasciare la casacca rosanero direzione Russia, dove il mercato chiuderà il 20febbraio.

VIDEO – Palermo, l’arrivo di Pohjanpalo e Audero

Dunque un grosso potenziamento della rosa, un deciso salto qualitativo con giocatori pronti, di esperienza e di carattere. Diciamo tre titolari: la palla adesso passa a Dionisi che dovrà essere bravo a inserirli immediatamente ma soprattutto a trovare la formula giusta per far decollare la squadra. La società ha fatto la sua parte, ora tocca a tecnico e giocatori assumersi la responsabilità di non continuare a deludere i tifosi. La società ha fatto ampiamente il suo dovere, spendendo tanto e pescando perfino il miglior attaccante possibile per la categoria. Difesa puntellata con 2 nuovi elementi (incluso il portiere). Attacco, inutile sottolinearlo. La nota dolente finora è stato il centrocampo ma non perchè sia di poca qualità. Tutt’altro, la linea mediana rosanero è composta da ottimi giocatori che finora hanno reso molto ma molto al di sotto delle loro potenzialità.

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Insomma il Palermo (con il Sassuolo) è la regina del mercato di riparazione e il messaggio che lancia la proprietà è fin troppo chiaro: abbiamo speso tanto per giocatori importanti perché vogliamo provarci adesso, in questo campionato e non solo gettare le basi solide per la prossima stagione. Un finale di campionato in cui tanti si giocano moltissimo perché se continueranno ad avere un rendimento balbettante e a singhiozzo, in pochi resteranno e faranno parte del Palermo del futuro che potrà contare su Pohjanpalo e Brunori, forse il sogno attaccanti di tutte le squadre di B ma anche di diversi club di A.

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