“Strade Rosanero”
L’ospite rosanero:
“La trasferta più difficile è sempre Palermo…”
Amore, appartenenza, nostalgia, orgoglio… cari tifosi rosanero bentrovati, con grande piacere vi presentiamo Marco Placente, l’ospite di questa puntata della nostra rubrica che vi accompagnerà lungo questa estate di calciomercato e di speranze di rilancio a tinte rosanero.
Marco abita a Milano dal 2006 ma ha girato l’Italia dal 1998 e segue il Palermo in trasferta da molto prima, addirittura dal 1990.
L’amore per i colori nasce per caso, improvviso, sbirciando dal balcone di un quarto piano un gruppo di tifosi che sventolavano il “nostro” bicolore per strada nei pressi dei “quattro canti”. Da quel momento il rosanero scandirà la sua vita e come orgogliosamente ci confida“ è diventata la mia missione”
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Tutto questo amore, tutta questa appartenenza, portano Marco a creare una vera e propria organizzazione che si occupa di pianificare e gestire le trasferte dei tifosi palermitani in giro per l’Italia.
Marco ci concede di accedere alla parte più intima del suo cuore, si emoziona e ci avvolge con la sua passione e delicata malinconia da orgoglioso e felice emigrato.
Buona lettura a tutti.
“Ognuno percorre la sua strada, ma a tinte rosanero è senz’altro più bella!”
Le domande:
- Se ti dico Palermo cosa mi rispondi?
“Palermo e il Palermo rappresentano per ogni palermitano, soprattutto se emigrato , il legame con la terra natia, le emozioni, i ricordi che porterai con te tutta la vita e che mai potrai lasciare”.
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- Dove ti ha portato il rosanero?
“Il Palermo mi ha portato in giro per tutta l’Italia; dai più “piccoli e intimi” campi sportivi della Serie D agli stadi più prestigiosi della Serie A; con tutta sincerità rimpiango e sono più orgoglioso delle trasferte affrontate nel corso delle partite di serie D perché sono sicuro che non ci tornerò: Pratola Serra per il San Giuliano, Cittanova, Palmi, Corigliano, sono quelle trasferte che, una volta raggiunte, ti permettono di dire: io c’ero!”.
- La tua partita del cuore?
“Nel cuore di un tifoso sono per forza di cose tante le partite che vengono custodite con cura; personalmente sono affettivamente legato al 5-0 del 2004 contro il Catania, il 3-0 del 2010 sempre contro il Catania con tripletta di Pastore ma anche l’esordio alla “Favorita” ristrutturata in occasione del mondiale del 1990 e ovviamente la finale di Coppa Italia all’Olimpico giocata contro l’Inter.”
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- Il tuo giocatore del cuore?
“Quanti giocatori sono passati da Palermo e a quanti ci siamo affezionati; per me, il mio vero “supereroe”, anche perché ero ancora un ragazzino, è stato senza ombra di dubbio Roberto Biffi con cui ho anche avuto la fortuna , negli anni, di restare in contatto e di incontrare più volte. Roberto incarna il prototipo del calciatore rosanero e racchiude in se i miei sogni e i miei ricordi”
- Esprimi un desiderio, ce lo racconti?
“Il desiderio che ho il piacere di condividere è relativamente recente e abbraccia anche la mia famiglia con la quale ne parliamo da un po’: si tratta di poter organizzare una trasferta tutti insieme in Europa per assistere ovviamente ad una partita del Palermo. Non mi è mai successo di andarci in passato. Sono ovviamente consapevole che occorrerà ancora del tempo visto il finale di questa stagione cadetta, ma per fortuna abbiamo tutto il tempo per poterla pianificare, d’altronde come si dice… mai dire mai nella vita”
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