Palermo – Rosa, in difesa si cambia. Ceccaroni scavalcato al centro c’è Nedelcearu
Cambiano le gerarchie nel reparto arretrato e l’ex del Venezia paga l’ingenuità che ha portato al rigore del Cosenza
Mignani ha dato fiducia al romeno nel match col Parma e lo confermerà con la Reggiana
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Tullio Filippone sottolinea come per un anno è stato un titolare inamovibile con Corini poi con l’arrivo di Lucioni è diventato una riserva salvo poi tornare titolare con l’infortunio del difensore ex Frosinone. Adesso però Nedelcearu ha convinto Mignani che lo ha messo davanti Ceccaroni incappato in un pomeriggio infelice a Cosenza. Il difensore rumeno sembra avviato ad un finale di stagione da protagonista perché averlo schierato titolare contro il Parma è un segnale che Mignani non ha gerarchie o ne ha ereditate.
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Reggiana, stagione finita per un difensore: salta il Palermo
Con lui in campo con la gestione del nuovo allenatore il Palermo ha subito soltanto un gol peraltro su rigore; eppure la sua stagione sembrava segnata visto che con l’arrivo di Lucioni e Ceccaroni la coppia centrale di difesa sembrava chiara perché i due nuovi arrivati dovevano far compiere alla difesa un salto di qualità. Nedelcearu veniva considerato la riserva di Lucioni perché di piede destro. Per 17 partite era finito nel dimenticatoio giocando soltanto 17 minuti e durante il mercato era pure apparsa una sua intervista su un giornale rumeno in cui chiedeva più spazio, intervista poi smentita dal club.
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Ma erano giorni in cui alcuni club di B si interessavano al difensore centrale del Palermo; poi sempre a dicembre l’infortunio di Lucioni e Nedelcearu si è ripreso la maglia da titolare. Nelle 17 gare in cui è stato impiegato, spesso è apparso più solido di Ceccaroni portando in dote anche punti pesanti con due gol pesantissimi . Una scelta che anche sabato contro la Reggiana potrebbe essere confermata, cosa che dimostra come Mignani vuole provare tutti in vista dei play off.
Non è questione di pareggite o meno. E’ questione di mentalità
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