Palermo – Meglio ora che a dicembre
Una sconfitta dolorosa, una sconfitta che brucia e desta incredulità. Immaginiamo Corini (ma anche tanti tifosi rosanero) nel chiuso di una stanza a ripetersi mentalmente “Non ci posso credere . . . non è possibile” . Tanto stupore, meraviglia e tristezza (morte nel cuore) ha destato la sconfitta casalinga con l’ultima in classifica e qualcuno ancora stenta a riprendersi.
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Ma la natura umana, il suo cervello, è progettato per dimenticare le esperienze negative e proiettarsi nel futuro soprattutto se parliamo di sport e dunque della possibilità di riprendersi immediatamente al successivo evento. Ma importanti meccanismi psicologici consentano all’uomo anche di trovarsi delle ancore di salvataggio, dei rifugi di benessere. E allora sfruttiamoli e facciamo un ragionamento logico sperando che serva ad attenuare la delusione.
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Prima del raddoppio di Sersanti, il Palermo viaggiava spedito come un treno; il pari col lo Spezia e la sconfitta con il Lecco hanno complicato la classifica, quarto posto (ma con una gara da recuperare). Parlare di crisi è esagerato (forse è più corretto dire crisetta casalinga) ma se un momento di stop, di pausa cioè il solito rallentamento di ogni campionato doveva esserci meglio ora che a dicembre. Perché alla ripresa dopo la pausa di fine novembre i rosanero incroceranno nell’ordine Catanzaro, Parma, Pisa, Como e Cremonese cioè tutte squadre con ambizioni di promozione.
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Insomma un mese delicatissimo a cui la squadra potrebbe arrivare pronta e con nuovo smalto dopo aver superato l’attuale momento. Anche se prima di allora ci saranno Sampdoria – Brescia e Cittadella che non saranno rilassanti passeggiate di salute e che potrebbero restituire quella classifica complicata dai match con Spezia e Lecco. Anche se Brescia e Citta , purtroppo , saranno in casa . Ma pensa te che paradosso, dire purtroppo…
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