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[FOTO/VIDEO] Ecco come l’Inghilterra ha consegnato il calcio alle famiglie

C’è un futuro auspicabile per il calcio, in termini di qualità dello spettacolo in campo e sugli spalti, ma anche di vivibilità e accessibilità dell’evento sportivo tout-court, che è già realtà: si tratta del modello che oggi la Premier League, ovvero il principale campionato inglese, offre al mondo, e che andrebbe studiato e imitato al fine di rendere migliore la fruizione di questo sport anche dalle nostre parti.

Chi scrive, sabato 15 aprile, ha avuto il privilegio di assistere, in quel tempio laico che risponde al nome di “Ethiad Stadium“, alla partita Manchester City-Leicester, valida per la trentesima giornata del massimo torneo d’oltre Manica, vinta dai padroni di casa per 3-1. Una trasferta last minute, organizzata in sostituzione di quella originariamente prevista a Venezia per seguire il Palermo. Un cambio di programma dettato da ragioni logistiche, rispetto al quale la scarsa offerta di voli e il deterrente dell’imposizione della Fidelity Card hanno fatto pendere l’ago della bilancia su Manchester, dove, ad ogni modo, ha fatto breccia un vessillo rosanero.

L’impatto con la cultura calcistica inglese, per un frequentatore abituale di stadi italiani, è impietoso: si tratta di una dimensione totalmente diversa, avanti anni, forse un paio di decenni, rispetto al nostro desolante presente fatto, al netto di sporadiche eccezioni, di stadi marci, di violenza e discriminazione diffuse e di un prodotto calcistico complessivamente poco attraente.

Con poche ma decise mosse, le istituzioni inglesi, calcistiche e non, hanno messo i violenti sotto scacco: sicurezza, accessibilità e tolleranza zero verso ogni tipo di discriminazione sono i tre capisaldi su cui, oltre Manica, hanno saputo rendere il proprio calcio un modello planetario, facendone un brand di assoluto prestigio, che si è persino rinforzato negli ultimi anni, nonostante la Brexit.

Rendendo gli stadi dei luoghi sicuri, sia sul piano dell’impiantistica che della marginalizzazione dei facinorosi, l’Inghilterra è riuscita a fare delle famiglie la propria utenza calcistica di riferimento: il risultato è un prodotto televisivo venduto in tutto il mondo che non sacrifica, anzi si nutre dell’apporto allo spettacolo che soltanto i tifosi sugli spalti sanno dare. Un’atmosfera che, ogni tanto, fa bene respirare, per ricordarci che, in fondo, il calcio è ancora lo sport più bello del mondo.

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3 Commenti

  1. https://www.instagram.com/p/CrGYl3Lo74e/ si in effetti le autorità inglesi hanno messo i violenti sotto scacco ahahaha, ho vissuto a Londra fino a pochi mesi fa e ne ho viste di tutti i colori, risse frequenti, teste spaccate, ubriaconi e dentro gli stadi soprattutto dopo il periodo covid accadono più cose che in Italia con le statistiche alla mano, quindi coi fatti e non con le chiacchiere

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