Nella giornata odierna si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Eugenio Corini, nuovo allenatore del Palermo: Mirri e il City Football Group, infatti, hanno deciso di
puntare sullo storico capitano dei rosanero. Per lui sarà la seconda volta sulla panchina rosanero, la prima non finì in maniera positiva con le dimissioni date dall’allenatore
lombardo. Il genio, quindi, torna nel capoluogo siciliano dopo sei anni e lo fa per affrontare
la SerieBKT. Ieri c’è stato inoltre il primo allenamento svolto da Corini davanti tre
osservatori speciali, ovvero Marwood, Zavagno e Rinaudo. Di seguito le parole da lui
rilasciate ai microfoni della sala stampa.
LE DICHIARAZIONI DI CORINI
Il nuovo allenatore del Palermo si presenta così:
Sul mercato: ”Io ho visto giocare la squadra. Ho visto un team che ha messo grande determinazione e orgoglio. Ho fatto loro i complimenti, perchè mi hanno fatto rivivere quell’emozione che io ho avuto tanti anni fa. Quando si arriva a questo livello, bisogna vedere il sacrificio che si è fatto. Io ho cercato di dare stimoli a loro. Ai vecchi ho chiesto di spiegare che cosa significa indossare questa maglia. E’ una grande gioia, ma bisogna sapere a che responsabilità si va incontro. Io non regalo niente a nessuno, il campo parlerà, sul gruppo si lavorerà per migliorarlo. Ad ognuno di loro dirò ciò che penso, ma dovranno sempre spingere a 100 all’ora”.
”Abbiamo condiviso con la società che ci sono dei punti e dei ruoli che dobbiamo consolidare. Ci siamo relazionati e confrontati su qualche nome. Ci vorranno degli acquisti che alzino l’asticella della squadra”.
”Le motivazioni sono alte perchè questi ragazzi sanno i sacrifici che hanno fatto per raggiungere questa categoria. Non ho dubbi che ci sarà grinta e motivazione. Ho parlato con Di Benedetto ieri e mi ha confermato che questa attitudine fa parte di tutti questi ragazzi. Oggi per come piace giocare a me bisogna riempire il reparto di centrocampo e su questo stiamo cercando di lavorare”.
”Con Leandro sono stato compagno di squadra. C’era l’idea ai tempi di lavorare insieme a Cremona. Sono felice che lui ora sia stato promosso come DS. Abbiamo diverse condivisioni su molte idee. Mario sembra ancora un calciatore, ieri l’ho visto e ci ho fatto un pensierino (sorride, ndr). Mi consulterò con lui per la sua esperienza e la sua visione sportiva e sullo spogliatoio. Lui è molto preparato, sarà un valore aggiunto”.
Su Silipo: ”E’ sicuramente un ragazzo di talento, ha fatto percepire la sua forza e qualità. Con il mio staff vogliamo migliorare ogni giocatore. Lui ha sicuramente del talento e dobbiamo capire quali sono gli aspetti su cui lavorare. Capiremo nel percorso quanto sarà importante. Il calcio oggi è cambiato, con 5 cambi puoi rivoluzionare il gioco. Anche il tempo di recupero su una scelta tattica, può essere fondamentale. Quando io parlo di coesione per me sarà fondamentale che mi ascoltino. Io alleno tutti allo stesso modo. Dico sempre, io non voglio avere problemi con nessuno di loro, spero che loro non vogliano averne con me”.
”Ci stiamo confrontando sui punti e sugli step dove si deve lavorare. Ne ho parlato con Gardini e Zavagno. Volevo condividere con loro cosa pensassero della squadra e degli obiettivi futuri. I tempi del mercato sono complessi e difficili. C’è la volontà, ma non la fretta. Arriveranno dei giocatori, che sicuramente alzeranno l’asticella qualitativa”.
Su De Rose: ”Il ragazzo ha richieste, ed è un bene per lui. Oggi però è un giocatore del Palermo, e se guardo questo centrocampo per me è un giocatore fondamentale. So che posso contare su di lui e sto preparando la partita contando su di lui. Poi non so cosa potrà accadere nei prossimi giorni”.
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