Partenza in mattinata, treno verso Chiavari. Giusto qualche ricambio, ma soprattutto tanta passione nel repertorio. Fibrillazione, tensione, per un match che valeva molto. I cori, le grida, il calore dei 1111 tifosi rosanero che hanno invaso, per la 2° volta, un luogo diverso dal capoluogo siciliano. In giro per lo stivale, come se anche i palermitani avessero preso parte, insieme alla squadra, al treno che può portare in Serie B. Un’ora prima all’esterno dello stadio: bandiere, cori, striscioni, paura (questa sempre).
Soffrire, in fondo, è una regola
Poi si entra, il solito posto: la tribuna stampa. La curva si riempie, il rosanero colora il Comunale di Chiavari. Allo stadio si sentono soltanto i tifosi del Palermo. La partita scorre, Brunori bussa all’alba del match, Massolo chiude la saracinesca. Il pallone si muove ma è difficile non deviare gli occhi in quel piccolo mondo rosanero. Anzi, è impossibile. Il primo tempo si chiude senza squilli decisivi. Il secondo, inizia come meglio non poteva: prima Luperini incorna di testa, poi Brunori sigilla su rigore. Sembra festa, ma sarebbe stato troppo facile: allora il gol di Merkaj a dare un senso alla gara di ritorno. Ma forse è giusto così, perchè Baldini le cose le vuole sudare. Ultimi attimi concitati, perchè soffrie è, in fondo, una regola.
La passione di tutti, tifosi fedeli di un sogno
Ultimi 10′ ad altissima tensione: Massolo prega, la retroguardia è un bunker. Il Palermo, alla fine, vince. Ma vincono soprattutto i suoi tifosi, mai stanchi. Innamorati folli del progetto. Fedeli e credenti di un sogno. Adesso più che mai. Dai sorrisi all’esterno dello stadio, alla corsa liberatoria dei calciatori sotto la curva. Una scena vista e rivista nelle ultime settimane. Un film fotocopiato. Il racconto del primo atto è tutto qui: in un sorriso, in un coro, in una passione. La nostra, nel raccontarvi questo cammino. La loro, quella dei tifosi, che credono ancora in questo meraviglioso viaggio.
Video, il racconto del primo atto
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