Caos Catania: ma come finì? Tifosi e squadra in ansia …
Tutto tace. Sono passati tre giorni dal comunicato della curatela fallimentare con cui si annunciava che nessuno si era presentato per firmare l’atto presso il notaio incaricato e che il Tribunale avrebbe poi preso una decisione in merito alla complessa vicenda della società etnea. Il giorno dopo, con un effetto sorpresa, Mancini aveva presentato un assegno circolare da 200mila euro (inferiore ai 375mila dovuti). E ancora silenzio.
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Ieri si attendeva un comunicato ufficiale dal Palazzo di Giustizia, rispetto all’ipotesi se far decadere la posizione di Benedetto Mancini o dargli una ulteriore chance. E ancora decidere di interrompere o prolungare l’esercizio provvisorio(scade il 19 aprile). Se dovesse decadere la posizione di Mancini, la cauzione già versata di 125 mila euro sarebbe a disposizione dei curatori. Ieri e oggi un silenzio tombale che tiene ovviamente in grande allerta squadra e tifoseria sempre più in bilico e sospesi in attesa di notizie.
Come interpretare questo silenzio? La sensazione è che di riffa o di raffa, si voglia far concludere il campionato alla squadra. Della serie piglia tempo e camperai. E poi? Poi si vede, anche se quello che si intravede all’orizzonte è un futuro nebuloso, buio, nero. Pensare al Catania ai nastri di partenza già il prossimo campionato, al momento, viene difficile mentre pensare che possa ricominciare dalla serie D appare sempre più probabile. A danno e beffa dei tifosi che hanno vissuto una stagione di vera agonia per ripartire da dove si voleva evitare a tutti i costi. Se si fosse iniziato prima, probabilmente a quest’ora il Catania era già in Serie C. Ma almeno senza debiti e con una nuova società sana.
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