Intervistato dal quotidiano La Sicilia, Sergio Gasparin, ex amministratore delegato del Catania ha commentato la situazione societaria della squadra. L’ex ad ha analizzato la situazione su più punti di vista, dando meriti e colpe alla Sigi. La società aveva rilevato il pacchetto azionario di maggioranza, malgrado i tanti debiti del club. Purtroppo l’operazione, col senno di poi, si è rivelata una scelta troppo azzardata. Come spiega Gasparin per ripianare la situazione ci sarebbero volute delle risorse economiche importanti, cosa che Sigi non aveva. Così si è arrivato al fallimento del Catania che a breve conoscerà il suo futuro, grazie all’asta in programma l’11 febbraio. L’ asta partirà dalla base di 1 milione di euro e con l’azzeramento dei debiti potrebbero interessarsi molti investitori.
Le parole di Gasparin sul Catania
“Non conosco i soci della Sigi, vista da lontano hanno compiuto un’operazione che merita dieci in pagella sul piano affettivo, ma sotto l’aspetto economico è stato un disastro. Non si poteva rilevare un club con quella massa debitoria, sarebbero servite risorse finanziarie enormi. No so chi ha consigliato loro quell’operazione, sono stati straordinari come affetto, molto meno se si considerano le operazioni economiche”. Sul futuro degli etnei: “Adesso il Catania può diventare un pensiero positivo, con l’azzeramento dei debiti e credo che ci possano essere investitori o realtà legate ai fondi di riferimento che abbiano la lungimiranza di guardare in modo propositivo ad una piazza che ha numeri e bacino di utenza di spessore”.
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