Chi investe può arrivare dall’estero
Cessione Palermo: già avviati contatti con diversi soggetti
L’attuale presidente potrebbe restare con una quota minoritaria.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea come la sentenza del Tribunale di Catania, che aveva stoppato o rallentato la trattativa per la cessione societaria, adesso potrebbe dare uno slancio. Lo stesso club rosanero lo lascia intuire con il comunicato pubblicato sul proprio sito, dopo il rigetto della richiesta di Di Piazza.
Palermo, niente sequestro: arriva la risposta di Di Piazza
Diversi soggetti, negli ultimi mesi hanno manifestato interesse: chi direttamente con Mirri, come nel caso di un emissario di Pallotta (nei primi di ottobre) , chi attraverso la banca d’affari Lazard. Interessi da gruppi esteri ma anche da uno italiano. Più che ad una vendita del Palermo, si lavora per la cessione maggioritaria delle quote e quindi con la permanenza del presidente Mirri all’interno del club. Ciò allontanerebbe soggetti interessati all’acquisizione dell’intero pacchetto azionario e Pallotta rientrerebbe fra questi. Altri soggetti invece sarebbero disposti ad entrare in società con Mirri che manterrebbe una quota minoritaria e resterebbe presidente o dentro il consiglio di amministrazione.
C’è comunque la necessità di trovare nuove risorse economiche visto che mancano 6 mesi alla chiusura del piano triennale di investimento e l’intero capitale stanziato sarà già stato utilizzato per la gestione dei primi anni di vita del nuovo club.
Respinto il ricorso di Di Piazza, adesso si potrebbe procedere con la cessione
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