Palermo

Cessione Palermo, c’è il via libera per Mirri

Prima svolta per la querelle societaria, ma la «guerra» non è ancora finita.
Il Tribunale di Catania rigetta la richiesta di Di Piazza per il sequestro dei beni di Hera Hora.
Il club rosa: «Ora si possono portare a termine le trattative che si stanno conducendo».
L’ex numero 2 non ci sta. «Aperto al dialogo, ma con i miei legali stiamo valutando se presentare ricorso».

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Benedetto Giardina analizza la sentenza emessa ieri dal Tribunale di Catania e che ha rigettato la richiesta di Di Piazza rispetto al sequestro cautelativo delle quote di Hera Hora. Anzi, nella sentenza emessa dal giudice Chiara Salamone, si legge che “…non può affermarsi allo stato degli atti che il socio Italplaza potesse ogni oltre ragionevole dubbio recedere”. Dunque il giudice va oltre e rimette in discussione lo stesso recesso e di conseguenza non può essere accolta “la pretesa creditoria avanzata“.

Respinto il ricorso di Di Piazza, adesso si potrebbe procedere con la cessione

Di Piazza aveva chiesto 11,9 milioni, la perizia del prof.Sottoriva (a cui si è rivolto Mirri), parlava di un rimborso massimo di 71.500 euro. Sarà ora un esperto nominato dal Tribunale di Palermo, a cui si è rivolta Hera Hora, a fare una stima del valore della società nata nel 2019. L’esito è atteso per fine gennaio. L’articolo riporta poi i comunicati, del Palermo e di Di Piazza che , insieme ai suoi avvocati, sta valutando se presentare o meno ricorso. In sintesi Mirri porta a casa il primo round ma Di Piazza preannuncia altre azioni legali. E restano in piedi le trattative per l’ingresso di nuovi capitali per la società.

 

Palermo, niente sequestro: arriva la risposta di Di Piazza

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