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La Parmonval, squadra militante nel girone A di Eccellenza siciliana, ha emesso una nota in seguito alla discutibile direzione arbitrale del match contro il Misilmeri. Si tratta di una lettera aperta diretta a Sandro Morgana, presidente della Lega Nazionale Dilettanti. All’interno di quest’ultima viene resa nota l’intenzione di ritirare i biancazzurri dal campionato.

GLI EPISODI CHE HANNO PORTATO ALLA DECISIONE SUL RITIRO DELLA PARMONVAL

Stefano Chillura, direttore di gara agrigentino, secondo i dirigenti palermitani ha condizionato notevolmente il corso della gara attraverso due espulsioni, entrambe nel primo tempo. Lo stesso arbitro, un mese fa si era reso protagonista della decisione di dare un rigore dubbio contro la stessa Parmonval. Le immagini di tali vicende sono peraltro state riportate dal profilo Facebook del club palermitano. L’intento è probabilmente quello di voler dimostrare che Chillura avesse già preso di mira la Parmonval. Ma l’invettiva della dirigenza biancazzurra non è rivolta solo al direttore di gara agrigentino, bensì a tutto un sistema che andrebbe cambiato alla radice.

LA LETTERA APERTA DELLA PARMONVAL

Di seguito riportiamo il testo della lettera aperta inviata dalla dirigenza della Parmonval al presidente della LND Sandro Morgana:

Preg.mo Sig. Presidente,
con la presente intendiamo notiziarLa della intenzione maturata dai vertici di questa società di non proseguire la nostra partecipazione nel campionato di appartenenza. E ciò in quanto riteniamo che non sia il caso di continuare ad investire tempo e denaro, compiendo grandi sacrifici economici e personali (spesso a discapito delle nostre famiglie), per un torneo (che lo si ricorda, è il massimo campionato regionale) nel quale a dirigere le gare viene mandata settimanalmente gente impreparata, inadeguata ed incompetente, ma soprattutto (ed è questo ciò che più rammarica) presuntuosa, maleducata, irrispettosa e non incline ad un dialogo civile”.

IL RUOLO CENTRALE DELL’ARBITRO CHILLURA


“E questa, purtroppo, non è una lamentela sollevata esclusivamente dalla Parmonval ma da tutte le altre squadre militanti nel girone A dell’Eccellenza (ed infatti, a scanso di equivoci, la nostra battaglia viene condotta non solo per questioni personali ma nell’interesse di tutte le consorelle) .Quando poi si incontra sulla nostra strada il sig. Stefano Chillura della sezione di Agrigento, e ci si rende conto che, oltre a quanto sopra denunciato, c’è anche malafede, allora la decisione di smettere è la più saggia che si possa adottare.

Sosteniamo questo con il conforto delle immagini allegate alla presente lettera, ove è oggettiva l’assegnazione di un rigore inesistente a Mazara ai nostri danni, e poi, dopo appena un mese (sul punto non si comprende quali siano i criteri di designazione arbitrale, posto che è assurdo che lo stesso arbitro venga inviato a dirigere la stessa squadra dopo poche settimane) ci nega un rigore davvero chiaro e solare, anche a detta di tutti gli addetti ai lavori e non, che si sono espressi sul punto attraverso i social.

Ma oltre a ciò, ci si duole per il comportamento ostile ed irriguardoso assunto da questo giovanotto (che potrebbe essere figlio o nipote di qualsivoglia componente della dirigenza)durante e dopo la gara, a seguito delle nostre civili proteste (di ciò ne potrà dare testimonianza il personale della Polizia di Stato presente)”.

LO SPIRAGLIO POSSIBILE PER EVITARE IL RITIRO DELA PARMONVAL

“Siamo certi che, visto l’atteggiamento assito nel suo referto arbitrale, consapevole della fede privilegiata che gode, scriverà cose non rispondenti al vero (così come ci ha già anticipato; in tal caso, anticipiamo sin d’ora l’intenzione di rivolgerci alla giustizia ordinaria (previa richiesta a poter procedere alla FIGC), perché non è consentito a nessuno infangare la stima, la professionalità e l’onore di deputati regionali, di avvocati, professionisti e personaggi noti e conosciuti nel panorama calcistico regionale. Ciò posto, rilevato che (così come ritenuto da altra parte della società) ci sono ancora margini per comporre la vicenda, si chiede un immediato incontro con la S.V. Ed il presidente regionale dell’Aia, al fine di poter trovare una soluzione condivisa alle sue esposte problematiche. Certi di un cenno di riscontro in tempi brevi, porgiamo i più cordiali ossequi”

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