Ci siamo visti 10 giorni fa, al panificio, in via Dante. Ogni tanto capitava di incontrarci e di salutarci sempre con grande calore, con grande affetto. Perché era impossibile non volerti bene. Troppo gentile, troppo buono, troppo dolce; sempre un grande amico. Erano passate da poco le 7 di questa mattina quando ho ricevuto il messaggio di tuo cognato Salvo. E si è bloccata la mano. Non potevo continuare a scrivere quello che di solito faccio a quell’ora. Non ci potevo credere. Sono rimasto scioccato ed anche ora che SENTO di dedicarti queste due righe, ammetto che lo faccio con le lacrime agli occhi… e anche tante.

Ma lo voglio fare per far sapere a tutti che persona eri. Mi basterebbe dire soltanto: una persona perbene. Come poche. Una persona che pur fra mille difficoltà riusciva sempre a sorridere, a vedere il lato positivo e trovare le energie per andare avanti.

Abbiamo lavorato tanti anni insieme nella redazione di Telesud dove eri arrivato, come tuo solito, in punta di piedi, senza pretendere ma con la voglia di imparare e metterti in gioco. E ci sei riuscito caro amico mio. Abbiamo lavorato insieme alla Trasmissione Tifosi, ai tempi del miglior Palermo di Zamparini e sei sempre stato un compagno di lavoro fedele e attendibile. Poi sei diventato grande e solo per tuo merito sei passato alla conduzione del Tg sempre su Telesud. Le situazioni della vita e del lavoro ci hanno portato a non frequentarci più con la stessa assiduità ma ogni volta che ci incontravamo era una gioia, perché avevamo comunque un legame di anni.

Non so se ti arriveranno queste parole ma se dovesse  esser cosi, aggiungo semplicemente un’altra cosa: ti ho voluto bene, sul serio. Con grandissimo dolore…

Carlo

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