Nella seconda parte della conferenza stampa Filippi ha parlato ancora del suo futuro. poi uno sguardo anche alla stagione che è stata e un resoconto complessivo. Ecco le sue parole:
Sulla ripartenza di una base solida: “Sostengo da più tempo che dovremo costruire una base forte. Lo scorso anno, ripartendo dalle ceneri, non aveva queste basi. Stavolta può ripartire già da qualcosa di solido”.
Il resoconto dell’annata: “Sono soddisfatto della crescita della squadra. Parliamo di un’annata molto travagliata. Ci sono stati errori da parte di tutti, da parte di chi mi ha preceduto, da parte dei miei dirigenti. Tutti, però, commettiamo degli errori. Una persona brava capisce gli errori che ha fatto e non li ricommette”.
Su Somma: “Somma non ha giocato per scelta tecnica. Per quanto riguarda i numeri, ci sono tanti aspetti da lavorare. Dobbiamo adesso valutare i programmi”.
“Cosa cambierei? Nel corso dell’anno abbiamo fatto diverse belle prestazioni. Non è facile individuare una partita in particolare.
Non cambierei nulla del mio percorso. Abbiamo cercato di dare forza al gruppo”.
Cosa serve per essere competitivi al massimo: “Ci è mancato qualcosa a causa degli infortuni. Per questa categoria, per essere competitivi al massimo, c’è mancato qualcosina. Ma basta poco per potere confrontarci con tutti ed essere alla pari con le teste di serie”.
Nessun problema in attacco in questa stagione: “Non credo che la mancanza di esperienza sia stata un fattore. In organico, abbiamo gente di esperienza e di categoria. Solo in attacco abbiamo Saraniti, assieme a Lucca, che è l’attaccante più forte del torneo. E poi ancora abbiamo Floriano, Santana, Valente, Silipo: ragazzi che hanno avuto un peso importante”.
Cosa non ha funzionato all’inizio: “Nella prima parte siamo stati falcidiati dal Covid, da qualche infortunio. Ci ha condizionato la partenza in ritardo, l’arrivo di calciatori alla fine del mercato. Io posso solo dire che, da quando abbiamo preso la squadra noi, abbiamo cercato di dare la massima libertà, stravaganza, spensieratezza. Se sottrai questi elementi ad una squadra, togli la vita”.
