Il neuropsichiatra Marcello Grasso, 70 anni, fratello dell’ex presidente del Senato ed ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, uno dei medici più noti e stimati di Palermo, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.
L’accusa arriva da una paziente e ruota attorno al metodo del neuropsichiatra che utilizza il teatro come terapia per aiutare donne e giovani in difficoltà.
La donna ha infatti detto di aver indossato un costume di burlesque nello studio del medico dove sarebbero avvenuti gli abusi.
Il provvedimento è del gip Clelia Maltese. Le indagini condotte dalla squadra mobile sono state coordinate dal pool antiviolenze coordinato dal procuratore aggiunto Laura Vaccaro, uno dei vice del procuratore Lo Voi.
L’accusa nei confronti del medico è di “violenza sessuale aggravata“.
“Stiamo già facendo indagini difensive – dice l’avvocato Vincenzo Lo Re – sentendo alcune ex pazienti del dottor Grasso. Emerge il ritratto di un medico irreprensibile”.
Lo stesso avvocato aggiunge: “Il dottore Grasso ha lavorato per 40 anni in strutture pubbliche e poi privatamente e mai nessuna paziente si è lamentata per alcunché. È un dato che deve far riflettere. Lui peraltro non si è trincerato dietro la facoltà di non rispondere – prosegue il legale – ma ha risposto a tutte le domande del giudice. E non ha screditato l’ex paziente, ma ha fornito argomentazioni logiche per offrire una diversa ricostruzione dei fatti“.
Gli investigatori della squadra mobile vogliono chiarire i contorni della vicenda: hanno quindi piazzato delle telecamere nello studio di Marcello Grasso, per verificare eventuali nuovi episodi. In cerca di nuovi riscontri hanno convocato anche ex pazienti.
Un altro dato che sembrerebbe inchiodare Grasso è un altro incontro con una paziente, che la telecamera non inchioderebbe ma la cui registrazione e il dialogo, sarebbe una prova della “condotta” del dottor Grasso.
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