Palermo – Puntare alla vetta, sempre. Ma ogni tanto guardarsi alle spalle non è sbagliato…
Guardo la classifica e per la prima volta mi sorprendo a sbirciare anche nella colonna di destra, quella che sta vicina ai play out. Sarà lo sconforto di una nuova occasione fallita, sarà la rassegnazione di un campionato nato male e che non si riesce a raddrizzare, sarà l’esperienza o forse voler guardare in faccia la realtà. Sta di fatto che succede e fa riflettere.
Perché a furia di parlare e guardare al terzo-quarto posto e fallire puntualmente tutte le occasioni per avvicinarsi, ci si dimentica di guardarsi alle spalle dove invece, il margine si riduce ed ora la zona calda diventa distante solo 7 punti. Un buon margine per carità me se analizziamo le ultime 5 gare in cui i rosanero hanno collezionato solo 6 punti, (giocando 3 volte in casa) ci accorgiamo che le squadre attualmente impelagate nella zona play out, hanno fatto meglio: il Potenza 6 punti (3 trasferte) , il Monopoli 7 così come la Viterbese.
Palermo, manca il bomber ma anche la cooperativa del gol
Adesso cari amici leoni non gridate allo scandalo, qui non si sta affermando che il Palermo è a rischio retrocessione o impelagato nella zona play out. Niente di tutto questo, nessun allarmismo, sia chiaro. Si vuole soltanto dire che ogni tanto, se le cose dovessero continuare ad andare così, una mezza occhiata alle spalle non guasterebbe. Di sfuggita. Non per autentico pericolo ma perché, per esperienza di calcio pluriennale, ci sono campionati che nascono e continuano storti e se non si resta coi piedi per terra, si rischia di finire dentro tunnel inimmaginabili.
La storia degli ultimi anni dice che per stare tranquilli bisogna concludere intorno ai 40 punti. Bene, proviamo ad arrivarci prima possibile dopodiché parleremo d’altro, se le prestazioni ed i risultati della squadra consentiranno di parlare d’altro. Altrimenti pensiamo solo ad una stagione di esperienza, di consolidamento, di transizione, ma a salvezza messa in cassaforte.
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