Monopoli-Palermo

Floriano, era forse il giocatore più atteso per questa stagione di Serie C. Quello con il maggior talento in rosa e che doveva riscattare il rifiuto della sua ex squadra, il Bari, che lo aveva scartato con tanta facilità.

Al Palermo in Serie D si era presentato bene, i rosanero sentivano con urgenza il bisogno di quelle movenze e di quelle magie, e forse come un segno del destino, l’ultima cosa che i tifosi hanno visto allo stadio è stata, tra le tante cose, proprio la tripletta di Floriano contro il Nola, come a suggellare una certezza per il futuro: Floriano ci sarà… e sarà un punto fermo. Almeno questa sembrava il patto non scritto.

Eppure le cose sono andate diversamente: Floriano non è stato il titolare di questo Palermo, nelle prime gare, sembra soprattutto per scelta tecnica o chissà per una condizione non ottimale, il n°7 del Palermo ha visto soprattutto tanta panchina.

LA CONCORRENZA

Al suo posto Valente: l’ex giocatore della Carrarese garantisce a Boscaglia sostanza e soprattutto un possibile ripiegamento difensivo che Floriano, sembra non poter sostenere allo stesso modo.

Così tutto il talento dell’attaccante del Palermo, quello che a sprazzi i tifosi hanno ammirato in Serie D, è rimasto in un serbatoio, e non si è assolutamente ammirato.

L’ASSENZA, CAUSA COVID

Poi come a spazzare ulteriormente ogni vana speranza, il coronavirus. Tra i tanti giocatori colpiti all’interno del gruppo squadra, anche Roberto Floriano. Una convalescenza che ha messo a dura prova tutti, e che ha unito i rosanero. Al rientro la media punti si è alzata, e il Palermo ha ripreso fiducia nei suoi mezzi.

Un pizzico di luce l’ha vista anche Floriano e sembrava che la sua stella potesse tornare a brillare: la chance si è presentata nella partita, in trasferta, contro la Juve Stabia.

IL RITORNO AL GOL

Ha fatto lì il suo ritorno in campo, dopo l’esperienza coronavirus, ed approfittando di un grande slancio offensivo di Rauti, con un assist al bacio, proprio Floriano ha sigillato la rete del 2-0 alla prima occasione sui suoi piedi per andare a segno.

Dopo quella che sembrava una rinascita, tante prestazioni opache, non accompagnate dalla titolarità, se non in sparute occasioni.

CREDERE ANCORA IN FLORIANO?

Floriano ha bisogno di continuità nel gioco, di esprimere al meglio nel corso delle partite il suo miglior potenziale e sta faticando per il poco spazio concesso, oppure il sistema di gioco di Boscaglia non è funzionale al giocatore?

O ancora forse le magie intraviste nella prima parte del 2020, hanno forse osannato un giocatore che in realtà, ha qualità come tanti altri?

Al di là di quale sia la risposta corretta, trovare il giusto spazio per ognuno dei giocatori in rosa è fondamentale per un campionato così lungo e per rivitalizzare anche chi in questo momento è in ombra o sembra si sia svalutato nel corso di questo 2020.

A Boscaglia quindi la chiave per non perdere quella stella che in quel Palermo-Nola, ha fatto esultare i tifosi per l’ultima volta.

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