Il vaccino sviluppato da Biotech-Pfizer sarà a breve sul mercato italiano, a realizzarlo sono stati alcuni medici tedeschi di origini turche, Ugur Sahin e Ozlem Tureci. A partire dal 23 dicembre scorso il farmaco è stato distribuito in Europa. Ma adesso la vera domanda da porsi è: i cittadini siciliani si faranno il vaccino?
Ecco alcune testimonianze: “Penso che un po’ tutti siamo incuriositi dall’arrivo del vaccino. Io sono sempre un po’ restìo non ai vaccini perché li ho sempre fatti, però su questo vaccino messo su in maniera troppo breve… aspetterò un pochino“.
Un altro cittadino dichiara: “Vacciniamoci così usciamo da questo incubo! Vacciniamoci“. Poi arriva la testimonianza di una cittadina titubante: “Il dubbio di farlo o non farlo non è una domanda da porsi, perché comunque all’inizio non saranno sufficienti quindi quelli che arriveranno dovranno essere distribuiti a chi spetta. Io non credo all’immunità di gregge, non è una cosa possibile secondo me“.
Un giovane ragazzo risponde: “Penso inizialmente magari di aspettare un po’ e vedere come si evolve la situazione poi sicuramente lo farò, magari entro qualche mese>>. Un altro dichiara:<<Il vaccino è una cosa ottima però preferisco aspettare per gli effetti collaterali che ancora non danno nessuna certezza. Quando riterrò che sia proficuo alla nostra salute lo farò“.
Poi arriva la testimonianza di un extracomunitario che vive a Palermo che, alla domanda sui vaccini risponde subito: “No”. Un altro cittadino invece sembra essere molto convinto: “E’ un momento brutto ed è l’unica salvezza che abbiamo“.
Dalle testimonianze si evince quindi che la popolazione siciliana si divide in due: quelli che pensano che il vaccino sia risolutivo e quindi necessario e quelli che mostrano incertezze di natura medica relative alle controindicazioni. Quello che lascia qualche dubbio rimane il fatto che i tempi di produzione siano stati più veloci del consueto e quindi i cittadini si interrogano se queste tempistiche ridotte possano rappresentare un pericolo per il proprio organismo.
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