Oggi l’ordinanza sui rientri in Sicilia. E Orlando prepara la stretta.
Tampone rapido “fortemente raccomandato” per chi proviene da altre regioni. Il sindaco pensa ad allungare l’orario dei negozi a Palermo.
A Palazzo d’Orleans limano la nuova ordinanza anti-Covid, che è stata presentata ieri sera per l’ultimo vaglio al Comitato tecnico-scientifico regionale. L’obiettivo è attutire l’impatto delle vacanze sull’andamento dei contagi. Così il governatore Nello Musumeci da un lato prevederà il tampone rapido per chi rientra da altre regioni, dall’altro dovrebbe lasciare carta bianca ai sindaci per imporre misure locali che contrastino assembramenti e regolino lo shopping natalizio.
Questa l’apertura dell’articolo di Giorgio Ruta su Repubblica che sottolinea come si stanno organizzando postazioni presso i porti e gli aeroporti di Palermo e Catania per effettuare i test a chi arriva in Sicilia. Non sarà un tampone obbligatorio ma “fortemente raccomandato” e per chi si rifiutasse non è da escludere la quarntena obbligatoria. Saranno esentati coloro che arriveranno con una certificazione di test effettuato nei 3 giorni precedenti alla partenza. Invece sarà obbligatorio scaricare la app per registrarsi alla banca dati sanitaria della Regione.
Questo prevede la nuova ordinanza Musumeci che dovrebbe entrare in vigore dal 14 dicembre e coinvolgerà anche i medici di base che dovrebbero sottoporre al tampone rapido, nei loro studi o in strutture delle Asp, i sospetti asintomatici, alleggerendo i compiti delle Usca, si legge nell’articolo.
Importante però sarà anche il ruolo dei Sindaci che potranno adottare misure restrittive sulla base delle indicazioni relative al loro territorio.
Orlando dovrebbe firmare nuove misure restrittive, dopo l’ordinanza regionale. Probabilmente interverrà sugli orari dei negozi. Una soluzione potrebbe essere quella di allungare gli orari di apertura per diluire l’afflusso di clienti, scrive Ruta in conclusione di articolo.
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