Il Palermo ceduto al prezzo simbolico di 10 €, il nodo alla gola di  Maurizio Zamparini, che in una lettera annunciava l’addio dopo tanti anni di presidenza rosanero e cedeva il testimone alla società inglese.

Cominciava così, esattamente due anni fa, lo spettro di quello che sarebbe stato l’incubo dei tifosi rosanero, che sarebbe poi finito in uno spettacolo tragicomico e in una serie di personaggi davvero particolari. Da Clive Richardson, sino a Facile per poi arrivare al duo De Angeli e Foschi e sprofondare nel baratro dei Tuttolomondo.

Quel 1 Dicembre, dopo l’0-0 a Benevento, quella lettera, quell’annuncio di Maurizio Zamparini apre un varco, segna una svolta nella storia del Palermo Calcio. E la cambia per sempre…

Pensando solo al futuro della società e al tifo palermitano – scriveva in una lettera aperta Maurizio Zamprini – ho, con un nodo in gola, firmato la mia uscita dalla proprietà. L’obiettivo raggiunto era da tempo quello di trovare interlocutori che proseguissero con più mezzi economici il mio lavoro, con traguardi importanti che si possono raggiungere solo con investimenti che, anche per le tristi mie ultime vicissitudini giudiziarie palermitane, io non ero più in grado di fare. Oltre al Palermo, ceduto al prezzo simbolico di € 10, è stata ceduta alla nuova proprietà la società Mepal, proprietaria del marchio, con impegno al pagamento a saldo del credito residuo del Palermo di € 22.800.000 che entreranno nelle casse sociali per una garanzia serena di gestione economica“.

In solo questo stralcio, entrano tante storie, a partire dal marchio a cui non si pensava nemmeno un tifoso sarebbe stato in fondo così legato e che oggi molti rimpiangono, e proprio quella società che molti oggi contestano allo stesso Zamparini. E personaggi che verranno in seguito a questa vicenda, che sicuramente non si sono dimostrati all’altezza dei mezzi economici decantati. E a distanza di due anni, una logica ancora non c’è… Non si sa chi è stato il regista della morte del Palermo e a quale scopo…

Con la “proprietà londinese”, il Palermo conosce quel circolo vizioso da cui difficilmente in fondo potrà uscire…

Sembra passato un secolo, ora il Palermo è tornato tra i professionisti, la ferita è ancora fresca, non è ancora una cicatrice… e se riaperta… sanguina ancora.

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