Col Potenza terza vittoria consecutiva.
Il Palermo cala il tris e risale la classifica.
Nel recupero al Barbera partita dominata, decisivo il gol di Luperini nel finale.
Boscaglia frena: ancora non abbiamo fatto nulla.
Festa Palermo, il muro del Potenza crolla all’86’: terza vittoria di fila.
Match a senso unico al «Barbera». Marcone ha parato l’impossibile, poi l’urlo liberatorio.
Questi i titoli del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Il Palermo non vuole fermarsi più. Terza vittoria di fila: sofferta quanto meritata… e decisamente ingiusta nel punteggio. Perché senza nulla togliere all’impegno del giovane Potenza se fosse finita col punteggio di 6-0 per la squadra di Boscaglia nessuno avrebbe avuto da ridire.
Inizia così l’articolo di Carlo Brandaleone che sottolinea le prodezze del portiere ospite che almeno in tre occasioni nega il gol ai rosanero. E dire che Marcone è arrivato lunedì dal Trapani e non avrebbe neanche dovuto giocare perché fermo da mesi. Il Potenza ha badato solo a difendersi spesso anche con 11 giocatori dietro la linea della palla e per tutto il primo tempo è riuscito a imbrigliare il Palermo che mostrava qualche giocatore sotto tono: Rauti e Kanoute sembravano confusi e Saraniti fuori dal gioco. Ma la gara con la Paganese avrà consigliato prudenza e dunque niente arrembaggio ma attesa del varco giusto.
Per dire che il Palermo ha provato a cuocere gli avversari a fuoco lento ritenendo che nella ripresa la fatica avrebbe allargato le maglie potentine. Così è stato e dopo quarantacinque minuti di nulla assoluto il Palermo ha letteralmente preso a pallonate gli avversari, scrive Brandaleone che sottolinea come la svolta è stata l’ingresso di Luperini e Silipo, con quest’ultimo abile a saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Dopo diverse occasioni miracolosamente sventate dal portiere potentino, il gol di Luperini che sugellava un successo meritato, perché spesso nel calcio chi gioca meglio vince. E’ mancato solo il boato del Barbera, poi sarebbe stata la vittoria perfetta.
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