Mentre sono in via di definizione le misure contenute nel nuovo provvedimento del governo, si delinea l’agenda delle prossime ore, con le comunicazioni del premier in Parlamento.

Questo il titolo di un articolo sull’edizione online del Corriere della Sera.

Il governo si prepara a varare un nuovo Decreto che dovrebbe essere firmato martedì. Non lunedì perchè l’agenda del premier è già fitta e con passaggi ben definiti: il 2 novembre, alle 12 alla Camera, e alle 17 in Senato. Dopo le comunicazioni, Montecitorio e Palazzo Madama voteranno le risoluzioni della maggioranza e dell’opposizione, con il centrodestra intenzionato a presentare un documento unitario. Si prevede che i lavori del Senato si concluderanno intorno alle 20.

Non è escluso che ci possa essere anche una conferenza stampa del premier anche se i tempi ancora non si conoscono. In mattinata nuovo confronto con gli Enti Locali.

Si legge nell’articolo che il governo aveva ipotizzato in un primo momento di mettere in campo tre ordini di nuove misure:

– chiusura dei confini tra le Regioni per provare a rallentare la corsa del virus;
– chiusura dei centri commerciali durante il fine settimana
– richiesta alle Regioni con gli indici di contagio più elevati di indicare una serie di «zone rosse» locali e di attività da limitare.

Le Regioni però non vogliono i lockdown locali e avanzano nuove controproposte come un coprifuoco alle 18 in tutta Italia.
Il governo potrebbe dunque varare un decreto «cornice» contenente

— il «coprifuoco» nazionale (alle 18 o alle 20);
— il blocco della mobilità tra Regioni (se non per comprovate esigenze: motivi di lavoro, salute o emergenze, da provare con una autocertificazione);
— la chiusura dei centri commerciali nei week end;
— lo stop ai corner giochi nei bar e nelle tabaccherie;
— la chiusura dei musei.

Spetterebbe poi alle Regioni decidere l’eventuale chiusura delle grandi città e delle strutture scolastiche, anche in base agli indici di contagio nelle diverse aree.

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