La giornata di ieri per la Sicilia è stata sintomo di nuove ed ulteriori misure restrittive a seguito di un’espansione crescente di casi di coronavirus nell’Isola: 578 i positivi registrati, 10 i morti. Così il governatore della Regione Nello Musumeci è corso ai ripari istituendo due zone rosse: una nell’agrigentino, a Sambuca di Sicilia, l’altra a Mezzojuso nel palermitano.
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Una situazione davvero allarmante: Palermo continua a detenere il primato di contagi con 173 nuovi casi e Catania che segue con 154.
Per i due nuovi comuni dichiarati “chiusi”, sino al 24 ottobre per Mezzojuso, fino al 7 Novembre Sambuca, come riporta Repubblica, non si potrà più uscire né entrare dal comune se non per beni di prima necessità. Chiusa qualunque attività ricreativa o sportiva, chiuse le biblioteche e gli uffici pubblici, soltanto una persona potrà uscire per andare nei negozi e comprare ciò che serve.
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Più di 50 i casi nel comune di Sambuca di Sicilia, il “Borgo dei Borghi” in cui il covid è arrivato. Il focolaio è scoppiato in una casa di riposo, giunto forse per contagio degli stessi operatori sanitari. Sottolinea infatti il sindaco Leo Ciaccio: “La struttura aveva sospeso da tempo le visite ai parenti, che potevano salutarsi solo tramite un vetro. Probabilmente il virus è approdato tramite un operatore oppure un ospite, anche se tutti vengono sottoposti al tampone all’ingresso”.
A Mezzojuso i contagi sono già una quarantina. Tante le persone in isolamento domiciliare. Nel resto della Sicilia la situazione non è delle migliori: a Partinico le persone contagiate sono più di 60, così come a Misilmeri sono già giunti ad una cinquantina.
La Sicilia fa quindi i conti con il virus in tutte le sue forme.
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