I giocatori contro la decisione della Lega Pro di ridurre le liste a 22 componenti. C’è la minaccia di uno sciopero.
Pesa anche la decisione della giustizia sportiva su una presunta combine nella scorsa stagione.
Pelagotti: “Speriamo di ottenere che le liste vengano portate a un tetto di 25 componenti, la società è con noi”.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

Due grosse incognite pesano sull’avvio del campionato di Serie C. La minaccia dello sciopero da parte dell’Assocalciatori che protesta contro la regola delle liste bloccate di ventidue calciatori impiegabili in campionato e i tempi della giustizia sportiva…
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che sottolinea il rischio dello slittamento nella formulazione dei calendari anche per il pasticcio combinato dalla Procura Federale che allungherà i tempi della sentenza sul ricorso relativo alla gara Bitonto-Picerno, che in prima istanza ha visto le due squadre retrocesse in D. Ciò determinerà un rinvio nel sorteggio del calendario previsto per domani, visto che la sentenza è attesa per il 16 settembre. Ci saranno i tempi per rispettare l’inizio previsto per il 27 settembre?

Un caos che si aggiunge alla minaccia di sciopero portata avanti dall’Assocalciatori, contro le liste bloccate a 22 giocatori.
Il portiere Pelagotti è delegato in casa rosanero per i rapporti con l’Assocalciatori: “Ne abbiamo parlato sia con il direttore che con la squadra. La nostra idea è quella di provare a riportare almeno le liste a 25 calciatori. Questa è una norma che tocca tutti, non solo il Palermo. Lo dico pensando a quei miei compagni che in questo momento sono a casa e non possono firmare il rinnovo di contratto proprio a causa di questa norma. C’è unità d’intenti con la società. Speriamo di non arrivare allo sciopero e soprattutto che si possa trovare una soluzione a questo problema“.
Ma le posizioni fra Aic e Lega sembrano distanti: per i primi la norma “pregiudicherà le opportunità di lavoro a circa duecento tesserati”, mentre per il presidente Ghirelli “la minaccia di sciopero è assolutamente irresponsabile e irricevibile”.
Forse però un rinvio di una settimana potrebbe convenire a tutti…
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