Il Palermo lavora in entrata e, certamente, anche sulle sue pedine a caccia di alcune riconferme. Già tutto fatto per Silipo, che è un giocatore rosanero a titolo definitivo. Ancora incerto il futuro di molti altri giocatori, tra cui quello di Sforzini. Forse molti lo considerano un giocatore finito, un giocatore che non può dare il suo contributo in serie C, vista l’età e il rendimento non certo esaltante della passata stagione in D.
Ma il “tagliagole” Nando, il suo l’ha fatto. Nonostante gli infortuni che lo hanno certamente condizionato, il suo bottino recita 5 gol e tanta sostanza in campo, quando ha giocato ovviamente. Confermarlo, non vuol dire certo garantirgli un posto da titolare anche per la prossima stagione, ma una cosa è certa: l’attaccante ex Pescara e Avellino può essere l’arma in più.
Difficile trovare uno forte fisicamente come lui, difficile avere il privilegio di poter mettere in campo un gigante che a 20 minuti dal fischio finale ti consenta di guadagnare falli, punizioni…peso specifico la davanti. C’è carenza di questi attaccanti, forse si va verso un’estinzione. Lui è attaccante di razza, di quelli fastidiosi e che fanno innervosire gli avversari, di quelli che ti possono far guadagnare 5 minuti sul finale. Oro praticamente. O viceversa, di quelli che la partita te la possono risolvere in caso di vicina disfatta.
La valutazione, va fatta anche prendendo in considerazione il campo di battaglia. La serie C, è un torneo fisico, si fa la guerra. A volte, servirà gente come Nando per vincere le partite. Attaccante da “scompiglio”: creare gomitoli scomodi alla difesa e confusione, è una cosa che forse in pochi oggi sanno fare. Si pretende il tecnico del bel gioco, ma è importante rassicurare i tifosi che anche quest’anno palle lunghe ne vedremo parecchie, e quindi, neanche a dirlo, guai a cedere Sforzini.
Insomma è un’arma in più, è qualcosa che gli altri possono non avere. La dirigenza valuta attentamente e sta già parlando con il giocatore. L’auspicio, è che si possa arrivare ad un accordo in fretta, per non rischiare di perdere un centro boa d’altri tempi e regalarlo stupidamente ad un’altra squadra.
