Secondo l’ormai ex allenatore il club sarebbe stato influenzato dagli umori della piazza, Sagramola & C. incassano e non replicano.
I rapporti non erano più idilliaci, sconsigliate pure le sedute individuali.
Divergenze sulle scelte. Con qualche dirigente opinioni opposte sull’utilizzo di alcuni giocatori, su tutti Mauri.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

Un addio per nulla amichevole. Quella che verrà sancita oggi sarà una separazione per nulla inaspettata, con Pergolizzi ormai rientrato nella propria casa ad Ascoli e col Palermo già proiettato verso il futuro
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che sottolinea come la società sembra non voler rispondere alle sottili e velate accuse di essersi fatta influenzare dalla tifoseria rispetto alla sua mancata conferma.
Un amore mai scoppiato fra il palermitano Pergolizzi e la città, tutt’altro. Per tutta la stagione le critiche nei confronti del tecnico sono state copiose anche in occasioni di vittorie o cambi opportuni a vincere le partite.
La società lo ha sempre difeso anche quando non era più convinta del suo tecnico come in occasione del pareggio col San Tommaso: solo il contemporaneo pari del Savoia a Castrovillari probabilmente ha salvato la sua permanenza sulla panchina.
L’unica tirata d’orecchi fatta pubblicamente all’allenatore riguarda la comunicazione, ma su ogni questione tecnica il club ha sempre fatto da scudo, anche quando tra l’allenatore e la dirigenza c’erano opinioni opposte, scrive Giardina.
Ed il riferimento sembra essere a Mauri, giocatore poco impiegato e su cui ala società voleva puntare dopo averlo convito a scendere di categoria.
Un addio che era nell’aria sancito anche in occasione della ripresa degli allenamenti individuali al Barbera dove potevano recarsi tutti tranne Pergolizzi, stoppato perchè si trattava solo di sedute atletiche e non tattiche. Un campanello evidente.
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