Completato il puzzle: si comincia domani con negozi, bar, ristoranti e parrucchieri. Dal 25 sì a palestre e piscine, il 3 giugno cadono i confini, dal 15 giugno riecco cinema e teatri.
Conte conferma il piano che rimette in moto il Paese: «Un rischio calcolato, non possiamo più aspettare».
Il premier illustra le misure. «Fase 2», Conte: «Rischio calcolato»
E alle Regioni un ruolo chiave. Via libera pure a palestre e centri sportivi.
Il presidente Mattarella firma il decreto.
I movimenti-Non sarà più necessaria l’autocertificazione. Per i bambini offerte ludico ricreative.
Esercizi commerciali- Nei locali previsti lavoro su prenotazione con capienza ridotta e i dispositivi di protezione.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, nell’articolo di Osvaldo Baldacci.
Il decreto è stato firmato dal presidente dell Repubblica e da lunedì si può ufficialmente dare il via alla fase2, quella che dovrà far capire il livello di responsabilità degli italiani, elemento importantissimo non solo del governatore Musumeci ma anche del premier Conte. E proprio alle regioni, Conte chiede la massima collaborazione e l’intervento anche con scelte autonome laddove necessario.
Rispetto alle attese, forse il governo si è anche spinto oltre: ad esempio anche palestre, piscine e centri sportivi potranno riaprire e riavviare la loro attività a partire dal 25 maggio, mentre dal 15 giugno potranno tornare in funzione cinema e teatri, si legge sul giornale.
Libera la circolazione all’interno delle Regioni e forse dal 3 giugno fra tutte le regioni. Da domani praticamente riapre tutto, sempre ovviamente rispettando i protocolli di sicurezza e l’uso di mascherine.
Ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie e pasticcerie potranno lavorare liberamente e non solo con l’asporto o i domicili.
Si alle messe da lunedì ed in fatto di relazioni sociali, liberi tutti anche per gli incontri fra amici purchè non si creino situazioni di assembramento.
Via allo sport anche collettivo ed al mare, con le prescrizioni del caso.
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