Il sondaggio su scala nazionale dell’osservatorio del Cnr sui mutamenti sociali.
Per i siciliani la quarantena rafforza la coppia.
Le famiglie e le angosce. Due paure per la durata dell’isolamento: l’abuso di giochi elettronici e i disturbi alimentari.

In Sicilia la coppia non scoppierà nonostante la convivenza forzata per l’emergenza coronavirus.
Inizia così l’articolo di Giusi Parisi sul Giornale di Sicilia oggi in edicola.
L’articolo riporta i risultati di una ricerca effettuata dal CNR in collaborazione con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e la
«Fondazione movimento bambino onlus. Un’analisi su un campione di oltre 1500 persone interviste dal 21 marzo al 3 aprile, da nord a sud.
Ecco alcuni risultati:
…per il 44,6% potrebbe rafforzare la relazione, per il 3,9 % peggiorerà un rapporto che comunque non era già pacifico e solo per il 2,2%, invece, questo periodo del «tutti sempre a casa» porterà alla rottura. Ma se l’isolamento durasse ancora a lungo? Secondo i siciliani i principali problemi per la popolazione sarebbero l’abuso nell’utilizzo dei giochi elettronici (32,20%), quello dell’alcool(14,50%), i disturbi alimentari (33,90%) mentre, a differenza del resto d’Italia, la depressione sarebbe un problema per il 50,10% (contro il 53,80% nazionale), scrive la Parisi che poi si sofferma anche sugli aspetti lavorativi ed economici che questo isolamento sta determinando.
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