Titola così la pagina sportiva di Repubblica, annunciando una decisione che per il basket sembra assolutamente diversa da quanto sembra profilarsi per il calcio, uno sport in cui forse gli interessi economici in ballo sono molti di più.
Nella riunione di giovedì infatti si è decisa la sospensione dei campionati regionali (dalla serie C in giù, compresi i tornei giovanili), mentre è in dirittura d’arrivo una nota federale che fermerà anche la serie B.
Pietro Basciano, Presidente della Lega di A2 e B nonché della società della Pallacanestro Trapani non lascia dubbi a riguardo: “In Italia ci sono 63 club di B e molti di questi non hanno impianti che consentono di poter sperare che si possa rimettere piede in campo“.
Ben tre società siciliane dovranno dire addio al loro campionato: la Green Basket Palermo, la Torrenovese e Costa d’Orlando. Proprio la Green Basket navigava in acque alte, in zona play-off e sembra che tutti gli sforzi fatti, in un campionato eccellente verranno annullati.
Epilogo diverso potrebbe avere l’A2, uno spiraglio è stato lasciato per le tre società siciliane del torneo: Capo d’Orlando, Agrigento, Trapani.
“Abbiamo il dovere-dice Basciano- di aspettare almeno fino al 3 aprile, data di scadenza del decreto governativo. Credo che l’A2 possa riprendere solo a condizioni precise. Prima di tutto che ci sia una condizione di sicurezza assoluta per la salute di tutti. Poi che l’A1, il massimo campionato, riprenda regolarmente con play-off e retrocessioni: altrimenti sarebbe evidente l’inutilità di giocare in A2. E ancora per vedere le squadre sul parquet sarebbe indispensabile che si ritornasse a giocare con i palazzetti aperti“.
Le parole di Basciano sembrano molto improbabile e poco attuabili: aldilà della difficile ipotesi dell’evoluzione dell’epidemia, c’è da gestire la situazione dei diversi americani in squadra ormai rientrati in America e che dovranno anche rispettare il periodo di quarantena al loro rientro. Situazioni che inducono a pensare che per la pallacanestro la stagione sia conclusa.
