Nel caso di fine anticipata o di ripresa a porte chiuse fra sponsor e incassi mancherebbero entrate cospicue.
Le gare in casa – Restano tre gare al Barbera. Introito previsto: 180 mila euro.
Tutela abbonati – Se non vedranno le partite finali i tifosi saranno riprotetti.
20 mila euro dai biglietti per gara: è questo l’incasso medio introitato dal club rosanero per ogni gara disputata al Barbera
900 mila euro dalla quota abbonati: si tratta della cifra garantita dalla quota abbonati che sono 10 mila.
Il budget iniziale – La società del presidente Mirri ad inizio stagione aveva previsto un budget di un milione e mezzo di euro a cui aggiungere i
ricavi provenienti dalla vendita dei biglietti per le gare casalinghe e dalla vendita degli spazi pubblicitari.
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Fabrizio Vitale si interroga su quanto potrebbe costare al Palermo, economicamente, questa pandemia.
Le ipotesi ovviamente sono legate a futuri scenari, come la fine del campionato con la classifica cristallizzata all’ultima giornata giocata(ipotesi remota), alla ripresa delle gare a porte chiuse.
La Lega dilettanti, avendone i tempi a disposizione, vuole finire il campionato.
La differenza in termini economici la farà giocare o meno a porte chiuse: in quest’ultimo caso per il club rosanero ci potrebbe essere una perdita vicina al mezzo milione di euro.
Vitale fa i conti delle perdite medie per ogni gara disputata al Barbera sommando il mancato incasso al botteghino, la quota abbonati ed il mancato introito da sponsor: totale circa 500 mila euro.
Nel caso in cui il campionato dovesse procedere a porte chiuse, per gli abbonati è prevista una forma di rimborso, che andrebbe a riproteggere i tifosi che hanno dato massima fiducia al nuovo Palermo ad inizio stagione, scrive Vitale.
Un danno per una società che oltre al milione e mezzo di budget previsto, poteva contare anche su incassi prevedibili provenienti dal botteghino e dalla pubblicità.
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